PORTISHEAD è un luogo del Sud dell'Inghilterra posto sulle coste del Somerset. È stato sede di importanti Centrali Elettriche, di una Centrale Radio gestita dalla British Telecom per le comunicazioni dirette verso e provenienti dal mare. La città è caratterizzata da un clima temperato e le sue frequenti piogge sono dovute in gran parte alle depressioni atlantiche. La popolazione attuale è di circa 25.000 abitanti.
Le affinità con un'altra città americana sono tutte da supporre. Non a Portland.
I Portishead da Bristol sound prendono il nome da questa cittadina portuale.

[P]: Geoff Barrow, Beth Gibbons, Adrian Utley con Clive Deamer e Dave McDonald.
La loro storia, giradischi e vinili, scratches di Spy Movies, campioni di musicisti che esistono e non esistono, jazz, incursioni big beat, loop, etichette trip-hop, soul. L'eleganza blu di Dummy (1994), lo stridore nero di Portishead (1997), l'angoscia elettronica catarifrangente di Third (2008), il bianco elettrico di questo doppio singolo del 1995 che cataloga Theme from to Kill a Dead Man dal film-corto del 1994 che rappresenta il loro primo tentativo di produzione artistica in assoluto, prima ancora dell'esordio discografico vero e proprio, e nove versioni e mix alternativi dei singoli dell'LP di debutto: 'Glory Box' e 'Sour Times', da cui il portmanteau per il titolo dei dischi. Glory Times mostra tutta la loro versatilità stilistica alla metà degli anni '90 e un eclettismo intuibile ma tenuto sempre quasi occultato dalla quantità che lascia a desiderare delle loro pubblicazioni, svelando come l'ensemble avrebbe potuto suonare sia roba alternativa (Airbus Reconstruction), sia smarrirsi in bassi dub e piatti Paiste e Zildjian percossi dallo spirito delle strade che vivevano e percorrevano. Troppe le notti fuori o comunque svegli in compagnia di troppo fumo, raucedine e tosse a rasca catarrosa che minacciano bronchite e/o polmonite da raffreddamento. Sensazioni di aria bagnata e di fumo dalla bocca di Winston Blue trattenuto nell'aria dall'umidità, odore di pesce pescato dal molo, la Go! Beat, Fish and Chips, ombrelli e impermeabili, tutti i sound system di King Tubby, il loro peculiare Blues del Porto.

Chorus One / BLUES. Il Blues è una musica particolarissima, una musica piena dell'anima. Il Blues va bene per molti stati umorali, va bene se si è tristi o felici, eccitati o asciutti, depressi o su di giri, sbronzi o lucidi, accesi o spenti, sereni o inquieti, solidali o stronzi, solari o lunari. Il Blues riesce ad ammantare con le sue blue notes una vasta gamma di emozioni. Questa sua accordabilità lascia affermare senza troppi ripensamenti che, anche se le sue origini sono chiaramente pregresse, per me personalmente il Blues è la musica più importante del '900. Al di là delle dodici battute, al di là di Mefisto.
Neon-Blue che gocciola volt tesi e smog. Stardogs.
These Souls got the Blues. Blues comes from ways Above the Traffic - Nearly God.

Polaroids. Chi scrive ritiene che bisognerebbe restarsene umani. Chi scrive non ama le foto di persone, né tantomeno farsi fare foto dalla gente e neanche guardarsi in una fotografia. Chi scrive ama per lo più le foto di posti isolati, abbandonati o pure transitati da masse anonime di cui non si possono distinguere i tratti del volto, istantanee di aree di servizio, di stazioni ferroviarie. Chi scrive ritiene che, se proprio si reputasse necessario, bisognerebbe scattare e scattarsi più polaroid, che bisognerebbe amare certe imperfezioni, per evitare se non altro di essere databili o essere cartoline di sé stessi. Bisognerebbe dare più possibilità all'imperfezione, bisognerebbe cercare di stare sempre fuori dai luoghi frequentati da tutti che vogliono i Boulevard di Parigi sempre romantici e Praga sempre misteriosa. Chi scrive, ad esempio, si sarebbe aspettato una città squisitamente trasgressiva, ma nessuno l'aveva avvertito che Amsterdam fosse una città profondamente religiosa, lì in un vicolo buio ci ha incontrato Dio, era nero e predicava Evolution Revolution Love in sprechgesang guardando in alto da uno schermo gigante dall'interno di un fast food, Jamaica and Roma. Karmacoma, jamaican aroma. Postcards from Portishead.

I Portishead non fanno altro che scattare polaroid da quand'è che sono nati, non fanno altro che essere imperfetti nelle loro produzioni retrò nei gusti e moderne nella resa sonora, non hanno mai fatto altro che essere imperfetti nel loro starsene collaterali al mainstream. La perfezione può essere brutta e non ha altro che un'impeccabilità temporanea. I difetti dei Portishead sono i loro tratti distintivi di una personalità umbratile e schiva. Tutto questo è quello che li ha resi perfetti. Le polaroid sono per i tempi di gloria e loro qui immortalavano momenti d'ispirazione che sarebbero andati sbiadendo nelle trasformazioni a venire. Posto in mezzo ai primi due album Glory Times testimonia che il blues il gruppo ce l'aveva per davvero. Riferimenti e samples, il basso plettrato dei dischi di Serge Gainsbourg, i blues di bassa marea di Toy Box e di Glory Box (Mudflap Mix), il giradischi noir di Scorn, tutte le loro spinte propulsive appena lasciate alle spalle, John Barry, Henry Mancini, Lalo Schifrin, i semafori dei Weather Report.
Il loro peculiare Blues del Porto. (Solo) Il Blues lavora di giustezza e può portare altrove, è empatico ma anche antipatico, nel traffico bruciante che brucia nell'estate torrida unti di sudore che scorre grasso dal corpo o in una stanza chiusa nell'ombra nell'inverno paralizzato dal freddo e dalla neve con tutti i denti serrati, nel piacere sottopelle ad ascoltare dischi caldi di Soul, Jazz, Funk, Northern Soul in locali di città fredde d'Europa, nel sorprendersi a pensare sublimati al caldo dentro quei posti, a sudori, vapori, odori di cucina, parole e voli mentali e pioggia e fumo e brume londinesi mentre all'esterno c'è il gelo.
Reggae in Liège e poi uscire fuori nella gelata della notte.
Blues turns in a Dub City, A Funky Bass, A Turntable, A Sound Business.
The First Name in Food Service. Welcome to Portishead, Sometimes.

Chorus Two / BLUES. Il Blues va sempre bene. Va bene per un microfono degli anni '50, va bene per la chitarra, per il basso, per l'organo, per la batteria, va bene infilato dentro ad un Juke-Box Wurlitzer, va bene appoggiato tra i posacenere pieni, i bicchieri di whisky e birra vuoti, le scatole di fiammiferi svuotate sulle tavole di legno di un Baldwin da piano bar. Blues è l'umore, Blues sono le note, il colore, il carattere.
Al di là delle dodici battute trovi Mefisto, trovi te stesso. E i [P] ce l'avevano il Blues.
Exit Through the Gift Shop, When They Drop The Bomb Who Will Stay Calm?
Funky of New York, Paris. Back to Mind. Funky Boutique.
Black Coffea & Street Blues Deconstruction. Portishead is managed by FRUIT.

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