Siamo nel 2015, l'anno prima Prince aveva provato, dopo anni di isolamento discografico, a "rientrare" nella Warner Bros. Records, pubblicando un album, Art Official Age, ricco di idee ma messe poco a fuoco; pentito, torna nuovamente in "proprio", sbattendo la porta definitivamente in faccia ai "suoi" discografici.

Così progetta due dischi, completamente diversi, con lo stesso titolo- HITnRun- distiniti in Phase One e Phase Two, usciranno a tre mesi di distanza l'uno dall'altro e saranno il commiato artistico di colui che ritengo essere uno dei migliori musicisti e cmpositori degli ultimi cinquant'anni. Visionario, eccentrico e futurista il primo, "classico", elegante e completo il secondo. Non un disco di canzoni tutte nuove questo Phase Two, alcuni dei pezzi erano già usciti in singolo, altri erano noti perchè eseguiti dal vivo e finiti in bootleg.

Prince però si diverte, nel senso letterario del termine, a riunire la sua THE NEW POWER GENERATION con una sezione allargata di fiati (NPG Hornz) nello studio casalingo di Paisley Park ed a risuonare questi pezzi con la classe di un direttore d'orchestra, facendo diventare il disco un Bignami di musica, abbracciando tutti i generi possibili, pop-rock-rhythm n blues-Jazz, facendone un'opera Fusion, dove sento, più che altrove nella sterminata discografia di Prince, il groove di un altro grande, Jaco Pastorius.

Già Prince e Pastorius, stessa iniziale, stesso immenso ed innovativo talento.

Parto dall'ultimo pezzo in scaletta, Big City, un puro Funky che si arricchisce di passaggi Jazz con un lavoro strepitoso degli Hornz a dare un tocco RnB: mettere insieme tanta roba è fattibile solo se sei un "genio" della musica. Ancora Fusion, imnensa classe, in Black Muse: basterebbe solo l'intro di basso a dare il massimo dei voti a questo pezzo, che pompa funky di grande classe con arricchimenti latino-Jazz che, almeno a me, portano al cuore le emozioni e le atmosfere della grande musica di Jaco. Stessi elementi funky Jazz in Groovy Potential che rispetto alle altre due ha alcuni accenni urban-soul che la rendono innovativa e mai scontata o già sentita: splendido il finale con basso e fiati che si assemblano alla perfezione. When she comes è un Blues, vecchio stile, impreziosito e reso unico da tocchi di fisarmonica: non ricordo molti altri pezzi blues con la fisarmonica, strumento tagliato per altri generi. Rocknroll loveaffair e Screwdriver sono due pezzi rock, più orientato al RnB il primo, quasi Hard Rock il secondo, con la grande chitarra di Prince a salire in cattedra, al centro della sua "orchestra", già perchè in questo disco, più che da una band, il Sig. Nelson sembra circondato da una orchestra. Stare, è puro funky, con il basso di Prince al centro della melodia: geniale e perfetta nell'insieme l' "autocitazione" del riff chitarristico di Kiss. Infine, il pop, di classe, in Baltimore, arricchita da un magistrale e limpido assolo di chitarra: il testo parla di amore contro la guerra e la violenza, l'amore è portato dalla musica, in particolare dalla chitarra....."it's time 2 hear the guitar play".

Consiglio questo disco a chiunque ami la musica, magari senza avere un genere "preferito", qui il genere musicale è uno, molto semplice: la bellezza !

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