Innanzi tutto direi che "The Miracle" non è un album inutile, anzi è l'esatto contrario dell'inutilità; I Queen all'apice della loro immensa cariera sono riusciti a costruire un lavoro ottimo e affascinante un "miracolo" dell'industria musicale. Era dai tempi di A kind of magic che la band non ritornava in studio per proporre nuove idee, il ritrovo quindi,è il risultato di "The Miracle" 10 tracce "più 4 b-sides" in un classico LP di fine decade "gli anni '80", magnifico a dir poco direi, dalla quattro facce unite allo sfondo celestiale, così semplice ma da un impatto pazzesco, i brani poi splendidi.

Si parte da Party dal ritmo incalzante ed una chitarra multi effetto, segue la prova hard magnifica di Khashoggi's ship,"The Miracle" spazia dalle prime due con un effetto magico quello che permaeva nei Queen il brano è ideato dallo stesso Freddie, "I Want It All" non ha eguali, purezza, potenza, trascinamento da primato, il disco contiene peraltro magnifiche songs, "Invisible Man" con l'assolo mitico di Brian nel mezzo "qui Brian in tutto il suo splendore" all'allegra "Breakthru" che nasconde la malinconia degli eventi dei quattro signori, fino a "Rain Must Fall" che a dir poco speciale, molto soft con i tabla che ritmano un arrangiamento perfetto, "Scandal" poi è l'esperimento riuscito, base semblice ma con assoli molto forti di entrambi gli strumenti "la voce poi...", "My Baby Does Me" e quel tocco di classe che poche band lo hanno, passare dal pop-rock a un soul poi così efficiente.

Il disco si chiude poi con un gran pezzo sottovalutatissimo, mi riferisco a "Was It All Worth It", io lo definirei l'anima della musica dei Queen, in 6 minuti c'e di tutto proprio come "Bohemian Rhapsody" o "Innuendo", arrangiamento perfetto che cade dal hard rock fino all'operetta il tutto avvolto da una chitarra potente e una voce grintosa, semplicemente fantastica come l'intero album.
Molti di voi sapranno sicuramente che diverse edizioni di questo disco contengono tracce in più,come b-sides; "Hang On In There", o basi strumentali "Torture Chinese", o ancora alternate versioni di brani originali come "Invisible Man", molto piacevoli sopratutto "Torture Chinese" ottima introduzione dei violini con Brian che si destreggia in un assolo da acrobata fuori uscito benissimo, poi non stonano anzi peccano di non esserci "Hang On In There" che risulta un lavoro alla pari dell'album stranamente non inserito come le sue gemelle "Hijack My Heart", "Stealin" e "My Life Has Been Saved".

In conclusione direi, spero che questo album vi emozioni come ha fatto con me, non mi interessa se credete che la recensione di questo disco non sia buona o incompleta, il mio scopo era quello di farvi capire, non nelle mie frasi, ma nei brani "provare per credere" l'importanza è il coinvolgimento, per cui non credo che quest'album sia inutile e privo di qualità come ho letto in un'altra recensione di "The Miracle", l'album è un capolavoro.

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