Chi si cela dietro gli statunitensi Radio Werewolf? Zeena Galatea Lavey e Nikolas Schreck, due satanisti e fautori di idee politiche alquanto discutibili. Zeena è la figlia dell'ormai defunto Anton Lavey (fondatore della Chiesa di Satana) , una figlia un po' ribelle, dal momento che abbandonò il tetto paterno per creare , insieme al compagno Schreck , congreghe demoniache di vario tipo e nota per essere recentemente approdata al buddhismo (!!).

Si tratta di gente eccentrica e con idee un po' stronze. Non ditemi che si può nutrire simpatia per una simile coppia!

Tralasciando questi irritanti aspetti, comunque importanti per comprendere il percorso del gruppo, buttiamoci sulla musica.

"The Fiery Summons" è forse il disco più famoso della band statunitense e venne pubblicato nel lontano 1989. Stiamo parlando del loro debutto.

La musica, fondamentalmente, è un concentrato di cliché sonori. Si tratta di un miscuglio di darkwave, gotico atmosferico più una certa dose di dark sound tastieristico che, credeteci o no, riecheggia il mood dei nostrani Goblin. I testi sono spesso recitati e, ovviamente, trattano di demoni e altre mefistofeliche presenze.

Insomma: oscurità, oscurità e ancora oscurità.

Un disco che, in momenti di svago, potrebbe anche divertire e forse appasionare. Tuttavia non riesco, pur sforzandomi, a trovare qualcosa di realmente innovativo all'interno di "The Fiery Summons". La scena post-punk e quella Industrial, in questo senso, avevano già detto tutto. Questa, onestamente, mi sembra musica cerimoniale. Roba ben più inquietante del solito black metal alla Marduk, e ci vuole poco, ma nulla di sorprendente.

Ammetto, però, che la traccia di chiusura ha un tono decisamente solenne e coinvolgente.

Sufficienti, ma poco più!

Scommettiamo che me medesimo smadonna il doppio di questi beccamorti con manie di onnipotenza?

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