Capita a volte di trovarsi in un intrico che non capisci, stretto come sei in un nodo scorsoio di eventi, emozioni ed immozioni che credi di non sapere o potere più dipanare. E' come se il sottile filo dei tuoi pensieri risalisse lentamente, cercasse la tua gola, e iniziasse a stringere, lentamente. Subito ti manca l'aria, e ti senti poco a poco come morire, lentamente, in vita. Boccheggi cianotico con la tua fame d'aria e di rinascita, mentre illividisci ancor di più nel viola del peccato e nel rosso di una rabbia feroce e soffocata per non saper più vivere. Poi d'un tratto ti accorgi che questo nodo che ti sta lentamente uccidendo, questo nodo che non sei in grado di sciogliere, potresti benissimo tagliarlo. Di netto. Un nodo di Gordio da cui ti liberi senza un perché, come senza un perché stavi per morire appeso alla forca della condanna mai scritta della depressione, della vera e propria morte in vita.

C'è davvero tutto il senso del perdersi e del ritrovarsi, in questo CD di Ralph Towner. E' jazz molto profondo, questo. Ma è anche musica molto limpida. Dove anche se raggiungi le profondità di un abisso vedi comunque il fondo. Un fondo ricco e colorato, coralli rossi di sensazioni, e tutte belle. Un album dove la chitarra accarezza tutte le atmosfere interiori dell'uomo, tutte le sue immozioni. C'è il tocco sapiente, ora latino ora classicheggiante, della splendida chitarra di Towner. C'è il basso ora ipnotico ora meditativo ora furente di Marc Johnson. C'è la batteria lieve e scoppiettante di Jon Christensen, e c'è il lirismo discreto e sussurrato del sax di Denney Goodhew.

Una strana commistione di sensazioni "a pelle" questo CD. Come quando piangi e ridi allo stesso tempo senza capirne il perché. La tristezza, commista al rimpianto, nel lungo ed ombroso solo di contrabbasso di "Col Legno". O l'introspezione lucida ed impalpabile del pizzicato di Towner che orna l'intera "Summer's End". Dalla poetica disperata e potente di "Soft Landing", agli echi Be-Bop di "Flying Cows", sino al lirismo oscuro e mediterranneo di "A Breath Away". In un crescendo che raggiunge il suo culmine nel grido rauco e strozzato di "Midnight Blue ... Red Shift", dove quel filo di pensieri ritorna di nuovo a stringerti la gola in un sonno che non viene, perduto in un'altra notte "Moonless". Ma all'improvviso questo nodo si scioglie e ti ritrovi immerso in una atmosfera diversa, di gioia preziosa e tranquilla, una gioia che si nutre di vita come di una linfa preziosa e solare. E allora non piangi più. Ma hai gli occhi lucidi lo stesso. Occhi più limpidi, più profondi, che vedono meglio in te stesso e negli altri. E sono gli occhi che ti ritrovi ascoltando i ritmi esotici e calienti di "Tattler" ma soprattutto della conclusiva "Taxi's Waiting". Perché il taxi che ti poteva portar via dalla tua tristezza ce l'aveva lì davanti a te, semplicemente.

E la felicità, come la bellezza, è davvero molto semplice.

La capiscono tutti, senza bisogno di tante parole.

Elenco tracce e video

01   Harbinger (02:34)

02   Trill Ride (03:01)

03   Elan Vital (06:20)

04   Summer's End (05:15)

05   Col Legno (03:16)

06   Soft Landing (02:17)

07   Flying Cows (04:57)

08   Mon Enfant (04:06)

09   A Breath Away (05:17)

10   Scrimshaw (01:26)

11   Midnight Blue....Red Shift (03:27)

12   Moonless (04:39)

13   Sco Cone (03:44)

14   Tattler (03:08)

15   Taxi's Waiting (04:33)

Carico i commenti...  con calma