Forse non la capisci l’improvvisazione modale prestata alla melodia, forse no. Il genio ossessivo di Jarrett.

 Mi dispiace, questo disco è finito e io non lo so recensire. Chiedo perdono a tutti del tempo che abbiamo perduto e che non tornerà più.

La recensione unisce ricordi personali a una riflessione sull'album Arbour Zena di Keith Jarrett, evidenziando la delicatezza dell'improvvisazione e la speciale collaborazione con Jan Garbarek. Il racconto intreccia musica e memoria familiare, senza pretendere di giudicare l'opera, ma celebrandone il valore emotivo. Scopri la magia di Arbour Zena e immergiti nei ricordi sonori di Keith Jarrett.

 Davies è un fantasma che s’aggira incosciente nelle strade di un’America kennedyana il cui “Big Dream” sembra essersi perso nella neve di Chicago o nelle case, tutte uguali, di New York.

 La sceneggiatura dei due autori mescola e rimescola le carte in continuazione, costruita con una struttura circolare che sorprende nel finale.

Fratello, dove sei? è uno dei migliori film dei fratelli Coen, grazie a una sceneggiatura raffinata e un'ambientazione curatissima degli anni '60 a New York. Il protagonista, Llewyn Davies, è un cantante folk spiantato ispirato a Dave van Ronk, in lotta per il successo in un mondo crudele e poco solidale. Il film unisce struggimento, ironia e un tocco di malinconia, raccontando un sogno americano sfumato tra neve e locali di musica. Premiato a Cannes, è un'opera imperdibile per gli amanti del cinema d'autore e del folk. Guarda 'Fratello, dove sei?' per un viaggio intenso nella musica folk e nel cinema dei Coen.

 Il film vuole dare voce a chi non ne ha, e se nel primo tempo appare fin troppo indeciso, nel secondo centra il cuore del bersaglio e non sbaglia più una virgola.

 Il titolo si riferisce agli alberi di fichi sacri i cui semi cadono sui rami di altri alberi… come il padre nel film, che rischia di stritolare la propria famiglia senza quasi accorgersene.

Il film di Mohammad Rasoulof racconta con forza e intensità la vita di un giudice istruttore a Teheran, intrappolato in un regime oppressivo. Attraverso una messa in scena claustrofobica e toccante, l’opera esplora la tensione tra obblighi familiari e le rivolte sociali. Nonostante le difficoltà nella realizzazione, il regista consegna un’opera potente che denuncia la realtà iraniana con coraggio e sensibilità. Scopri il potente racconto di Rasoulof su repressione e famiglia in Iran, guarda il film ora.

 Questo è il motivo per cui Bohren rimane così singolarmente importante, e difficilmente imitabile.

 E' musica suonata ad arte, diretta e sincera, per esplorare aree brumose e trasfigurate della mente.

Patchouli Blue di Bohren & der Club of Gore è un album di doom jazz lento, carico di tensione nichilista e atmosfere noir. Non è musica da sottofondo ma un viaggio solitario nella psiche, dove melodie cupe e pulsioni primordiali si intrecciano. L'opera aggiorna con raffinatezza il sound distintivo della band, con brani come la title track e Tief Gesunken che rappresentano momenti di grande intensità ed emozione. Un disco profondo e unico, che conferma il ruolo insostituibile della band nel panorama musicale. Ascolta Patchouli Blue e immergiti nel mondo oscuro e seducente di Bohren & der Club of Gore.

 Mai incrociato un titolo più prosaico per un brano di musica così alto.

 Squisita musica di un grand’uomo che avrebbe meritato una vita più lunga e una migliore salute.

La recensione celebra Playing The Piano di Ryuichi Sakamoto come un'opera intensa e raffinata che mette in luce il suo talento pianistico puro. Pur non essendo un concertista tradizionale, Sakamoto rivisita con grande classe le sue composizioni di vari generi, dal pop alla musica elettronica, in chiave acustica e neo-classica. Il brano iconico Merry Christmas Mr. Lawrence emerge come punta di diamante dell'album. Il testo trasmette un senso di nostalgia e ammirazione per un maestro poliedrico che ha lasciato un segno indelebile. Ascolta Playing The Piano e riscopri la magia di Sakamoto al pianoforte.

 La scena in cui Ellen porta Danny a nuotare nel lago rimane una delle più agghiaccianti della storia del cinema.

 Ellen non è semplicemente una femme fatale, ma una predatrice psicopatica.

Leave Her to Heaven è un noir a colori del 1945 che si distingue per la sua intensità psicologica e l'interpretazione magistrale di Gene Tierney nel ruolo di Ellen Berent, una donna ossessionata e psicopatica. Il film esplora temi di gelosia, ossessione e tragedia familiare, con una regia elegante e glaciale di John M. Stahl. La trama mostra un lato oscuro dietro una bellezza statuaria, ribaltando dinamiche classiche del genere noir. Scopri il lato oscuro del noir classico con Leave Her to Heaven!

 Una contro-storia del sogno americano che riesce a tenere insieme aspetti cruciali della società a stelle e strisce in una vicenda compatta e anche minimalista.

 Corbet ci chiede di soffrire insieme a lui e a László Tóth nel processo quasi trans-umano che è necessario per consegnare ai posteri un’opera immortale.

The Brutalist di Brady Corbet è un film monumentale di oltre tre ore che esplora la complessità del sogno americano attraverso la storia di un architetto ebreo fuggito da Budapest. La pellicola mette a fuoco le tensioni tra arte e capitalismo, sofferenza e creazione, in un racconto intenso e simbolico. Adrien Brody offre una performance potente in un film che chiede pazienza e coinvolgimento emotivo, diventando un'opera unica nel panorama contemporaneo. Scopri l’epopea artistica e sociale di The Brutalist, un film che lascia il segno.

 L'avvenire è solo campi morti e fangosi. Non c'è che il presente.

 Così si edificano gli anni, così si edifica la morte.

La recensione analizza 'Hier' di Ágota Kristóf, un romanzo breve che narra le vite segnate dalla guerra, alienazione e solitudine. L'autrice utilizza uno stile severo e intellettuale per descrivere la condizione umana nel contesto dell'esilio e della monotonia operaia. Il testo mette in luce un dramma esistenziale profondamente emotivo e oscuro, con protagonisti che affrontano il vuoto e il nulla. L'opera è presentata come una lettura intensa e profonda, capace di lasciare un segno duraturo nel lettore. Scopri 'Hier' di Ágota Kristóf, un viaggio nell'anima umana tra dolore e silenzio.

 «La voce di Kadhja che si moltiplica, e che sarebbe autosufficiente e fantastica già così, a cappella, ma che permette ad archi e flauto e a quel basso dal suono così vecchio e bello, di accompagnarla in un momento sospeso.»

 «Un disco che può suonare vecchio o nuovo, e che suonerà nuovo o vecchio tra vent’anni, allo stesso modo.»

Childqueen, l’album di Kadhja Bonet, si distingue per un soul psichedelico unico e raffinato, caratterizzato da arrangiamenti minimalisti e da una voce limpida. Il disco esplora temi di amore ossessivo e malinconia, con un lirismo delicato che evoca atmosfere vintage pur mantenendo un taglio moderno. La recensione sottolinea la qualità superiore dell’artista e il piacere intimo di scoprirne la musica, definendo l’album un piccolo lusso da assaporare. Ascolta Childqueen, immergiti nel soul psichedelico di Kadhja Bonet e lasciati trasportare dalle emozioni.

 Il primo brano, di sapore elettroswing, tratta di una relazione tossica ed è stato presentato alla manifestazione contro la violenza sulle donne.

 Il secondo brano di genere elettrobossa affronta un importante tema ecologista - quello della plastica nei nostri mari.

Il Rossaluna Duo, formato da Rossana Lunardi e Eugenio Cugnoli, debutta con un album che spazia tra elettroswing, elettrobossa e jazz. I due brani principali affrontano tematiche forti quali relazioni tossiche e inquinamento da plastica. Il disco, apprezzato per la varietà e profondità dei temi, è disponibile su tutte le piattaforme digitali. Ascolta ora il debutto del Rossaluna Duo e scopri i loro brani ricchi di contenuti e ritmo.

 "I promised I'd get her out of the care home..."

 "They left them homeless, down and out in their crumbling Empire"

People Watching, il terzo album di Sam Fender, segna un importante passo in avanti nel suo percorso artistico, con testi profondi che uniscono esperienze personali a temi sociali. La produzione di Adam Granduciel e la maturità espressa rendono questo disco un lavoro intenso e coinvolgente. L'album si distingue per la sua capacità di raccontare la realtà della working-class britannica con empatia e sincera partecipazione, consolidando Fender come uno dei principali artisti rock contemporanei. Scopri People Watching di Sam Fender, un album intenso e ricco di emozioni.

 Mamma mia che emozione! Altro che la versione gemella dello stesso brano sentito poco prima cantare da Lucio Dalla accompagnato dall'orchestra…

 Shel Shapiro da bravo londinese ha una pronuncia da barzelletta, ma in quegli anni sessanta la cosa funziona, anzi porta fascino ed esotismo…

La recensione ripercorre l'originale storia dei Rokes, quartetto beat inglese trasferitosi in Italia negli anni '60 che ha saputo conquistare il pubblico con brani di successo e interpretazioni in italiano. Si racconta l'influenza della scena britannica, la loro esperienza al Festival di Sanremo e l'importanza della loro musica per l'evoluzione rock italiana. Il lavoro sottolinea il valore storico e nostalgico del gruppo, accompagnato da una valutazione positiva. Ascolta l'album dei Rokes e rivivi l'epoca d'oro del beat italiano!

 "Con 'With Love From A Padded Room' potremmo aver trovato l’archetipo di un genere fantasma."

 "I testi sembrano scritti in preda ad un attacco di limpida follia, distillando negatività pura in inchiostro."

La recensione esplora 'With Love From A Padded Room', album dei Crippling Alcoholism, definito come progenitore del Murder Pop, un genere immaginato che unisce temi macabri a melodie pop. Il disco racconta storie di detenuti in un concept album intriso di oscurità e cattiveria, supportato da testi intensi che catalizzano empatia. Il sodalizio artistico tra Tony Castrato e Danny Sher ha trovato una formula vincente fra arte e tormento, creando un'esperienza musicale unica e inquietante. Ascolta 'With Love From A Padded Room' e immergiti nel misterioso mondo del Murder Pop.

 37 minuti catartici e ottenebranti.

 ION è il disco che nessuno avrebbe mai voluto concepire e per questo suona dannatamente Portal.

ION dei Portal è una prosecuzione feroce e originale dell'universo sonoro creato con Swarth. L'album, ricco di blast beat e riff maligni, immerge l'ascoltatore in un rito sonoro feroce e claustrofobico. Le tracce si susseguono come incubi violenti e coinvolgenti, caratterizzati da una brutalità unica. Un disco di death metal oscura e sacrilega che conferma la band australiana come pioniera del genere. Scopri ora l'abisso sonoro di Portal con ION, un capolavoro oscuro!

 Il disco è pervaso da cima a fondo di questi suoni di chitarra puliti ma allo stesso tempo elaboratissimi e incalzanti.

 Il buon Flakne dal nome vichingo che significa Pietra del Tuono è uno dei tanti musicisti figli di un dio minore che amo tenere in alta considerazione nel mio personale tempio della buona musica.

La recensione celebra l'album 'Stripped' degli Stage Dolls, un brillante esempio di hard rock melodico con sonorità pulite e ben definite grazie all'uso dell'amplificatore Rockman. Il leader Torstein Flakne, con la sua intensità e gusto melodico, si distingue in canzoni semplici ma piene di classe e passione. Il disco, uscito nel 1991, rispecchia una sobrietà tematica rara e uno stile accessibile ed emotivo. Le tracce come 'Stand by You' e 'Sorry (Is All I Can Say)' emergono come punti di forza indiscussi. Un ascolto consigliato per gli amanti del rock nordico e delle chitarre nitide. Ascolta ora 'Stripped' per un viaggio nel miglior hard rock melodico nordico!

 I tempi sono cupi e lenti, oscuri e claustrofobici come nella introduttiva “A Claved Head No Longer Plots”.

 “Evidence Of Immortality” è un monolite nero nelle cui spire l’ascoltatore si addentra col dovuto timore.

Il trio inglese Conan torna nel 2022 con l'album Evidence Of Immortality, un'opera doom metal intensa e claustrofobica. Le tracce combinano riff pesanti, ritmi rallentati e momenti sludge, mentre il frontman Jon Davis sfoggia una voce imponente. L'album si chiude con uno strumentale coinvolgente che ne conferma la grandezza. Attesa per il seguito in uscita nell'aprile 2025. Ascolta ora Evidence Of Immortality e scopri il doom metal più potente del 2022!

 La ricerca di una "nuova terra" costituisce l’espressione più completa della libertà politica, spirituale ed estetica che i musicisti jazz desideravano raggiungere.

 La title-track ci fa assistere ad un’atmosfera di introspezione che favorisce l’esplorazione di nuovi mondi ancora tutti da scoprire.

La recensione esplora "Search for the New Land" di Lee Morgan come un album fondamentale che supera i canoni hard bop con un forte messaggio politico e spirituale. In un contesto storico di lotta per i diritti civili, il disco rappresenta la ricerca artistica e personale di Morgan dopo il successo di "Sidewinder". La straordinaria coesione del sestetto e la sperimentazione melodica rendono l'opera un capolavoro ancora attuale e coinvolgente. Scopri il capolavoro intramontabile che fonde jazz e impegno sociale, ascolta Search for the New Land ora!

 L’impressione che si ha al termine dell’ascolto è che “On The Third Day” è un disco importante!

 Se i Beatles avessero continuato a suonare lo avrebbero fatto come gli Electric Light Orchestra.

Il terzo album degli Electric Light Orchestra, 'On the Third Day', è un’opera fondamentale che unisce pop e progressive con orchestrazioni innovative. Pur non avendo la stessa fama dei successivi lavori, contiene hit importanti come 'Showdown' e 'Ma-Ma-Belle'. Il disco anticipa tendenze future e vanta influenze Beatles, consolidando la strada verso il mercato americano. L’ingresso di Mik Kaminski segna l’inizio di una collaborazione duratura, mentre la struttura del disco richiama atmosfere di 'Abbey Road'. Ascolta 'On the Third Day' e scopri il lato meno noto ma fondamentale degli ELO!

 GOODBYE CRUEL WORLD è un album del 1984 che ci rifila una dozzina di brani con un occhio al pop “sintetico” di quegli anni senza peraltro riuscire ad essere davvero “commerciali”.

 In conclusione: un album che ha fatto il suo tempo e che oggi fatico a ripescare.

Goodbye Cruel World di Elvis Costello, uscito nel 1984, mostra una fase meno ispirata dell'artista, con un sound pop sintetico e una produzione sovraccarica. Alcuni brani emergono per personalità, ma nel complesso l'album non convince a livello musicale e testuale. Consigliato più ai collezionisti che ai nuovi ascoltatori interessati al giovane Costello. Scopri di più sulla carriera di Elvis Costello e ascolta i suoi album più iconici!

 Un bel ritorno allucinato e drogato quello dei Dopethrone che non mancherà di certo di fare nuovi proseliti.

 È come addentrarsi nella fanghiglia di un metal cupo ma mai troppo estremo, il tutto ha un che di catchy e melodico che fa rimanere i brani in testa.

Il sesto album dei Dopethrone, 'Broke Sabbath', conferma la loro maestria nello sludge metal con forti influenze blues e stoner. Registrato nel 2024, si compone di sette tracce che uniscono urgenza punk, riff potenti e assoli ispirati a Tony Iommi. L'album si distingue per la sua atmosfera cupa e melodica, con una voce screaming che aggiunge intensità. Un ritorno convincente che sprizza energia e divertimento. Scopri l'oscurità sonora di Dopethrone con 'Broke Sabbath' ora!