Gli eredi di Jimi e Bird

Può sembrare eccessivo, ma quando qualcuno riesce a spingere la chitarra dove l'ha portata Vernon Reid, non può che venire alla mente Bird, e la rivoluzione che ha effettivamente realizzato sul sassofono. Il concerto del 5 luglio a Porretta è stato per me una specie di miracolo, ha riportato a galla la musica straordinaria di Mistaken Identity e della prima versione dei Masque, e molto di più: quando ci si trova di fronte ad episodi del genere, i paragoni valgono ben poco.

Vernon Reid ha, tra gli altri, il talento innato di saper coniugare l'inconiugabile, di accostare l'inaccostabile, di mettere insieme band che dal vivo sembrano molto ma molto di più che la somma dei componenti, e che funzionano nonostante l'apparente stranezza...Stralci di metal, musica latino americana, be-bop, hip-hop, beat boxing e musica elettronica, tutto ha trovato il 'suo' spazio, ma è scorretto stare a distinguere le influenze; qui si tratta di una sintesi tanto unica quanto originale, e non si può far altro che vedere.

Taylor Mcferrin ha dato prova di saper scrivere testi pungenti e ha strabiliato il pubblico con il suo beat boxing e senza strafare con i virtuosismi, ma lasciando che le nostre gambe continuassero ad aver voglia di muoversi, seduti nell'anfiteatro del Parco Roma, con il groove trascinante che ciascuno di noi sentiva . Leon Gruenbaum ha chiuso gli occhi sulla sua tastiera ergonomica da PC e 'sparato' qualcuno di quegli assoli che fanno capire perchè da anni si impegna a promuovere lo strumento che si è inventato... Vernon reid è un genio.

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