Esci con gli amici la sera. Non è la noia che ti prende la gola, ma un pipistrello. Il solito morso alla solita giugulare.

Vai dal tuo medico di fiducia, il Dottor Asl, che capisce subito la situazione. Ti consiglia di cambiare la tua dieta rigorosamente vegetariana e di evitare di uscire di giorno. Questo nonostante la sua assistente, la Dott.ssa Cameron, sia convinta che tu sia affetto da lupus. La Dott.ssa Cuddy non dice niente, ma non puoi evitare di fissarle la scollatura.

Ovviamente, cambi anche gusti musicali, più consoni alla tua nuova vita notturna. Basta pop, viva il goth diventa il tuo motto. 

Per cominciare, ti consiglio questo "Talk About The Weather" dei Red Lorry Yellow Lorry, magari nella versione edita dalla "Red Cherry" arricchita da ben undici bonus track (ma, ahimè, non rimasterizzata), che semplicemente considero tra i 30 album più importanti del genere.  

I Red Lorry Yellow Lorry, gruppo di Leeds guidato da Chris Reed, più o meno contemporaneamente ai vari Sisters Of Mercy, Mission, Cult e Fields Of The Nephilim, sono importanti per aver traghettato il gothic, nato sotto il segno del post-punk, verso lidi più prettamente rock, garage ("He's Read"), a volte anche hard ("See The Fire"), codificando di fatto alcuni "trademark" che rimarranno appiccicati al genere per sempre.

Basta pensare al modo di cantare "accordato due toni più in basso", che fa sembrare gente come Tom Waits e Leonard Cohen dei chierichetti e se non ci credete sentitevi l' "assolo" di voce alla fine di "Feel A Piece". A differenza del death rock (Christian Death, Sex Gang Children, Alien Sex Fiend, ecc...), più tribale ed acido, il suono si fa più armonico, avvolgente. Aumenta la voglia di epicità ("Hollow Eyes"), la cura degli arrangiamenti, la prossimità al formato canzone.

Il passato, ovviamente, è ancora dietro l'angolo: i riff grattugiati di chitarra ("Silence"), il suono secco della batteria ("Talk About The Weather"), i synth liquidi ("Strange Dream"), sono tutta materia wave. "Happy" è praticamente una canzone dei Killing Joke. In "I'm Still Waiting", invece, i Red Lorry Yellow Lorry citano più volte i Velvet Underground che i Jesus And Mary Chain in tutta la loro carriera. In "Beating My Head" prendono in prestito il sax degli Psychedelic Furs. Il gruppo di Reed evitano la trappola della noia, un difetto congenito al genere, grazie a composizioni brevi, agili: così ci regalano classici senza tempo come "Hollow Eyes", "Talk About The Weather", "See The Fire", "Push", "He's Read", "Feel A Piece" e "Russia"

Ci sarebbe ancora tantissimo da dire su questo disco (e anche del successivo, l'altrettanto valido "Paint Your Wagon"): ma è di nuovo notte e hai un appuntamento con una ragazza. Il suo gruppo sanguineo: B Rh positivo.

Il tuo preferito.

VOTO 9/10

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