Il cinema italiano è ormai ad un punto morto, e per trovare film vitali e pieni di idee bisogna cercare nei "bassifondi" di Cinecittà...

"Paz!" si basa sulle opere di Andrea Pazienza, uno dei più visionari e geniali autori di fumetti italiani, attivo negli anni '70 e buona parte degli '80 (fino alla sua prematura morte). Strutturato ad episodi interconnessi, narra le vicende di tre personaggi del grande Paz: Zanardi, Pentothal (probabilmente i suoi personaggi più famosi) e Fiabeschi (che rappresenta tutte le storie brevi scritte dall'autore).
La produzione è stata boicottata politicamente per diversi anni, fino a quando De Maria non ha deciso di girarlo sfruttando solo ed esclusivamente i suoi soldi e con l'aiuto di alcuni amici. Gli attori sono degli esordienti, spesso e volentieri reclutati in strada e nei bar.

Il film è ambientato in una Bologna senza tempo, ma comunque immersa nel clima che si respirava negli anni '70, gli anni della contestazione. In questo scenario si muovono, incrociandosi e scambiandosi, Zanardi (ultraripetente al liceo), con i suoi amici Santa e Petra, alla ricerca di un modo per "salvarsi il culo" dalla preside della loro scuola; Pentothal, autore di fumetti che, mollato dalla ragazza non riesce più a trovare l'ispirazione e la voglia di vivere; e infine Fiabeschi, la figura tragicomica del film, che nonostante le disavventure va avanti e farebbe di tutto per una canna.

La colonna sonora è un misto di musica tipica di quegli anni con pezzi ricantati da gruppi dei giorni nostri: si va dagli Skiantos agli Shandon, dai CCCP ai Tiromancino, passando per Lucio Dalla e i Gaznevada.

Il film è coinvolgente, pieno di trovate geniali, e soprattutto godibilissimo anche da chi non ha mai letto nulla di Pazienza (consiglio a tutti di recuperare il volume su "Zanardi" uscito per la Baldini & Castoldi).
Se avete un paio d'ore scarse libere, vi assicuro che non ve ne pentirete assolutamente.

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