Giornate strane e cattivi pensieri, smetto di lavorare alle 7 (a.m.) e dopo quaranta minuti di traffico arrivo nel mio appartamentino situato appena fuori le mura di una piccola e snob città nordestina (passatemi il neologismo), dovrei andare a domire ma in realtà non ne ho neanche voglia, troppi pensieri affollano la mia testa di adolescente trentenne...

Perciò sto li e cazzeggio, guardo il telegiornale? Naaa! non mi interessa nulla in questo momento del mondo fuori... Leggo qualcosa? Naaaa! Troppo impegno dopo una notte di lavoro, non capirei nulla, mi guardo un dvd... mmm... si dai! Scorro la mia videoteca rapidamente: troppo spessore, troppo impegno, troppe pippe mentali, SPQR...

Sono Pazzi Questi Romani.. ma si dai è una vita che non lo guardo... "Les 12 Travaux d'Asterix" comincia a farmi compagnia con il suo umorismo tipicamente francese (e cioè assolutamente ingenuo e basato su di una demenzialità terribimente formale), il suo ritmo abbastanza lento (soprattutto all'inizio) tenta più di una volta di farmi cadere tra le braccia d'Orfeo, ma io resisto e vengo piacevolmente trasportato attraverso i vari episodi (non è un film a episodi ma ogni fatica è talmente solida nel suo script che potrebbe benissimo esser guardata e apprezzata da sola), memorabile la prova contro Cilindric il Germano e veramente spassosissima quella della cucina dei Giganti (con la scoperta delle pommes frittes 1500 anni prima!).

Così mi appassiono, come da piccolo, alle avventure di Asterix e Obelix che per far fede a una scommessa fatta con Cesare (in palio la vita del villaggio gallico che sempre e comunque resiste all'invasione romana contro il dominio dello stesso impero), devono provare di essere divini e dunque come Ercole affrontare 12 terribili fatiche (riviste per l'occasione)... non svelo nulla del finale anche perchè penso che sia abbastanza scontato, visto che i nostri eroi hanno dalla loro la proverbiale furbizia gallica e la portentosa pozione preparata dal druido Panoramix.

Il film è del 1976 (o giù di li, ditemelo se sbaglio) perciò il disegno spesso può apparire datato ma alla fine l'effetto è decisamente romantico, e in più spesso vengono alla luce dei piccoli gioielli come i riferimenti quasi "psichedelici" che si trovano nella fatica dell'Antro della Bestia o della Casa che rende pazzi o quelli decisamente esotici (ma non chiassosi) nell'Isola delle Sacerdotesse del Piacere. Come curiosità si può dire che è il primo film della serie non tratto da un albo, infatti Goscinny lo pensò direttamente per lo schermo e successivamente fu fatta una versione da leggere.

Un film godibilissimo nato dalla fantasia di due autori che non rinunciano mai al gusto del paradosso (sia di luogo che di tempo) e che hanno creato un umorismo che ha fatto scuola, e a mio avviso la fa tutt'ora,anche se molti si vergognano di ammetterlo...

84 minuti che scorrono lisci, lisci tra molti sorrisi (grosse risate mai, ma è lo stile francese, ooppss Gallico, Per Toutatis!) e anche qualche giusta riflessione, ora qualche brutto pensiero se ne andato posso andare anche a letto...

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