Sciolti gli Stratovarius (e, in verità, io personalmente non ne vedevo più la ragione del proseguo dati i dischi tutti uguali sfornati negli ultimi dieci anni, tranne l'ultimo omonimo) Timo Tolkki, leader indiscusso della band, ha il classico lampo di genio. Ossia: cazzo mi frega se la band non ce l'ho più? Mi creo un progetto e mi faccio il mio bel disco di power metal del cazzo, ossia tutto quel power metal trito e ritrito col quale ho letteralmente smaronato la gente nel corso dei miei 20 anni e più di carriera. Assoldiamo, anziché quel rompi balle di Timo 2 (che, in verità, coi suoi progetti solisti se la sta cavando egregiamente), dei nomi autorevoli, così prenderò un'infinità di piccioni usando la stessa fava.
Nel pacchetto troveremo, quindi, nomi illustri quali Tobias Sammet (Edguy). Michael "Non canterò mai più su un disco Metal che Iddio mi fulmini se non dico il vero" Kiske, e Pasi Rantanen (Thunderstorm) che, dietro il microfono, in tutta sincerità, il loro mestiere lo svolgono in maniera più che ottima. Quindi, come specchietto per le allodole fungono più che bene.
Passiamo adesso ad un'analisi più che accurata delle songs, senza imbarcarci in una noiosa track by track. C'è da dire che sin dall'opener si respira aria di power-heavy, quello poco ispiratore dei defunti Stratovarius (gli ultimi, quelli più pomposi e sinfonici, quelli più caga balle, tanto per intenderci), quanto più devoto al genere musicale dei musicisti coinvolti, ossia un ottimo metal melodico, veloce e duro, aggressivo e tecnico (sempre rimembrante ai vecchi Stratovarius, quelli dell'era "Visions").
Sarà che Tolkki, prima di mettere mani ai brani, avrà immaginato "chissà come sarebbe 'sta canzoncina cantata da Tobias?". Ed eccoti una "Heroes" che non sfigurerebbe affatto in un album degli Edguy. Idem dicasi per le altre collaborazioni: "We are Magic" è forse uno degli apici dell'album che molto fa il verso, a dire il vero, a "Paradise" del "Visions" dei tempi d'oro, con l'ugola del buon Pasi Rantanen non improntata su toni altissimi come quella Kotipeltiana, quanto più sulle coordinate di un heavy metal più duro dai toni aggressivi, con notevoli sprazzi power-eggianti. Poi c'è il buon Kiske che, in verità, resta sempre il "number one" il quale ci delizia con la sua incantevole voce in ben due ballad, la prima, "Angel" molto vicina a "Before The Winter", la seconda "Keep The Flame Alive", invece, più orientata verso il secondo "Keeper..." di Helloweeniana memoria, ossia "A Tale That Wasn't Right", che tanto ci fece sognare, senza per questo non scomodarsi in momenti più debitori all'hard rock (come l'ottima "I Did In My Way").
Ottimo disco? In realtà né si, né no. La risposta esatta è NI. Questo, perché, in fondo in fondo lo spettro degli Stratovarius (in particolare "Visions") si sente tantissimo e molte composizioni sanno di già sentito (i riff, gli assoli, gli arrangiamenti). Tuttavia il disco gode di una produzione ottima che fa salire di molto il giudizio.
Tuttavia il salto di qualità è rappresentato dalla totale onnipresenza delle tastiere che inzeppavano i lavori degli Stratovarius, qui rilegate a ruolo di accompagnamento. Finalmente, il buon Tolkki, pur soffrendo di schizofrenia e obesità, ha capito come si fa a concepire buona musica: senza auto plagiarsi. E, sarà il perenne ingrassamento, il fatto di non voler farsi una cazzo di liposuzione, o, ancora, il motivo di ritrovarsi pieno zeppo di lipidi ovunque, sarà, in sostanza, tutto ciò che volete, ma qui il nostro guitar man ce la mette davvero tutta per mostrarci i gioielli di famiglia: tecnica, velocità, tenacia, contro cazzi e panza, panza, tanta ma tanta panza (ma come cazzo farà ad eseguire quei meravigliosi assoli con quei ditoni che sembrano dei salsicciotti?).
Conclude l'epica e marziale "Revolution Renaissance", cantata da un Kiske in forma smagliante, gran bella song, davvero molto ispirata ed ispirante.
In conclusione, non ci troviamo innanzi al nuovo miracolo dell'anno (anche perché di dischi simili ce ne sono a bizzeffe).
Tuttavia se proprio amate e avete vissuto la vostra esistenza a botta di pane e power metal, questo disco può entrar a far parte della vostra collezione.
Consigliato.
Elenco tracce testi e video
01 Heroes (04:20)
When things are bad don't know what to do
The answer is inside of you
Reality hits so hard everyday
Still there is so much you can do
Have faith in yourself, have faith in your life
Cause everything will be okay
Don't listen to them, don't listen to fools
And things that they don't want to see
And worlds keeps turning
While your heart is burning
Don't surrender to despair
Carry on
(
We are Heroes in the Night
On our Way into the Fight
We are Warriors of Light
and our Hearts are pure
We will fly into the Rainbow
Leave the worries far behind
We just follow our hearts
Cause we are HEROES!
Heroes of this life!
) -- several times
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