Sgardi silenziosi e dita che allargano lo spazio tra le persiane di una grande vetrata, in un apartment di un grattacielo di New York. Così inizia "Keep On Laughing" e "This Side Of Paradise". Ovvero il pezzo ed il disco più vicini ad "Heartbeat City" (canzone ed album). Tutti i quid che sendono questo brano simile al più famoso del 1984 sono "sacrificati" però all'altare di un (dignitosissimo) easy listening in forma di una bella canzone poprock che non stanca, con un ottimo dosaggio di chitarre e delle tastiere "limpide", contrariamente a quelle ottuse (e poco melodiche) di quel "Door To Door" dei Cars dell'anno successivo.

Basti ascoltare l'intro di "True To You" per realizzare quanto esse suonino cristalline. In questo brano è sempre tardissimo, ma la notte è fatta anche e soprattutto per divertirsi. L'Ocasek che non ha mai cantato così bene come in questo disco gioca con un basso di burro (esattamente come nell'84) che gli corre dietro. I Bad Seeds e Nick Cave devono parecchio a Ric ed a questa canzone, il cui videoclip vede Ocasek affliggere i loro manifesti per le vie di Nuova York, quando negli USA i canguri sumenzionati erano pressoché sconosciuti.

"Emotion In Motion", con Roland Orzabal alla chitarra, è una sdolcinatissima ballata, roba da gnomi e fatine. Il pezzo, di certo non dei più forti ma che meglio mette in risalto le doti melodiche e la facilità compositiva di Ric, sarà un successone in giro per il pianeta. Due anni dopo "Heartbeat City" questo signore è una vera rockstar, abbigliato con strass, scarpe anni '30 bicolori, che balla nei suoi live abbandonando (o quasi) la sua chitarra. Il tipo, per dirla alla Offlaga Disco Pax, ha la faccia come il culo, e pertanto cosa importa se a fare la rockstar ci si mette uno scheletro di due metri come lui?

"Look In Your Eyes" è un intero catalogo di sonorità anni '80 messi dentro ad una canzone "dimostrativa". Eppure il risultato, in un brano pocop melodico e molto veloce, dal cantato poco variegato, è maturo e ben riuscito, merito anche del bel solo e delle ottime linee di chitarra, oltreché di questa inquieta batteria senza piatti. Insomma: siamo nel 1986, va bene, ok, ma l'artista è uno con le palle, non è uno degli Erasure né tantomeno Pia Zadora. Non è Samantha Fox né la cantante dei Missin Persons. C'è modo e modo di usarle, le tastiere... Anche negli anni '80. "Coming For You" è una sua spoken word song, minimalista fino all'osso (come lui), dal significato indecifrabile, con una serie di parti di chitarra fulminanti ed un triste fading di jazz metropolitano, su cui si conclude il side A.

Si ricomincia moderatamente di buon umore con "Mystery", su un basso giocoso che si diverte ad ascoltare una cantilena di gocce d'acqua che scendono, sempre allo stesso modo. Ci siamo trasferiti in Giappone, d'altronde terra del minimal, e si sente anche in qualche particina di tastiera, anche nel ritornello. Ballad deliziosa per Ric che si sente "still the same, lost like tears in the rain". E' proprio tutto il gusto di Ric, che emerge in questo suo lavoro, non solo quindi quello che lo portò a partorire "Heartbeat City". Nella successiva "True Love" ci sono i sounds della musica degli spot televisivi dei negozi di abiti da sposa (quelle tastiere "vellutate" e flautate), una tromba-syntheziser solenne nel ritornello e nientemeno che una languida chitarra spagnola per questo "lentone". "P.F.J." (Pink Flag Joe) è un divertissement riuscitissimo le cui chitarre sono suonate da Monsieur Tom Verlaine, segno di quanto, tra di loro post-punk americani, ex new wavers americani, artisti minimal americani di allora, artisti di culto americani di oggi, si sia "tutti una famiglia".

C'è bisogno di spiegare che "Hello Darkness" è un altro esemplare di rock notturno? Chitarre che, come in tutto il disco, suonano di più ma spaccano di meno; basso che viaggia ancora incessante, percussioni/urti/crash di cassapanche che precipitano dal balcone/frastuoni di una metropoli che vive al massimo... "Hello".

La finale Titletrack vede, su un tappeto sonoro sintetico, vellutato ma ritmico, l'Ocasek in tonalità bassa, quella da "contemplatore" (il giocoso alza sempre o quasi il tono, in questo disco stranamente e felicemente senza strozzarsi). Il brano cresce lentamente, come il wall of sound, prima grazie ad una fragorosa batteria, quindi ad una chitarra che ha un riff rapido ed un suono (non un volume però) quasi trash. Non rimane che il carillion finale, a girare, una ballerina verde con la faccia di e.t. ficcata dentro a un tutù rosa, in equilibrio sulla punta della zampetta sinistra. Il disco sfuma definitivamente con un paio di minuti della versione strumentale di "True Love": ancora quelle tastiere che si sentono nelle pubblicità dei negozi dei abiti da sposa... Risultato molto di classe (anche se certi suoni indubbiamente invecchiano prima e peggio di altri).

Se "Heartbeat City" è stata la visione d'insieme delle nuove ossessioni immaginifiche di Ocasek, in "This Side Of Paradise" non si guarda la City da un jet privato, piuttosto ci si immerge, si entra nei locali, si cammina per le strade, a volte si sale dentro agli apartment, ed a volte si corre in auto. Meno suggestivo, ma più nitido. Il disco, ulteriore chicca, è nella storia della discografia americana per aver richiesto ben 279 giorni di studio di registrazione, di reincisioni e remissaggi... Il tutto per ottenere il sound più perfetto per Ocasek, di presa immediata ma non "giocattoloso", tastieristico ma dal ben eretto muro sonoro (contrariamente a quasi tutta la produzione synth pop dell'epoca), nonché chitarristico quanto serve per rimarcare che lui, comunque, è sempre il leader di una rock band. Il tutto, ovvero questo disco e le sue peculiarità, a rimarcare che, se Tom Verlaine è stato l'eroe decadente degli anni 80 americani ed Alan Vega il True American Hero (o l'antieroe), Ric Ocasek è stato l'eroe romantico del poprock USA, il simbolo di un easy listening giocoso e/o modaiolo, ma non (e mai) banale, e che non ha nulla da nascondere. E da rimproverarsi, se ha avuto grande successo di vendite.

Elenco tracce testi samples e video

01   Keep on Laughin' (04:36)

02   True to You (03:59)

03   Emotion in Motion (04:40)

I would do anything
to hold on to you
that's just about anything
until you pull through

I'll hold on to you
till the stars no longer wink
I'll hold on to you
till you figure out
just what to think, 'cause

You're emotion in motion
my magical potion
you're emotion in motion
to me

I would go anywhere
to meet up with you
that's just about anywhere
for one rendezvous

I'll hold on to you
until the mountains crumble flat
I'll hold on to you
until you figure out
just where you're at, 'cause

You're emotion in motion
my magical potion
you're emotion in motion
to me

Yeah

I would do anything
to hold on to you
that's just about anything
that you want me to

I'll hold on to you
until you take it all in stride
I'll hold on to you
till you want to stay here
by my side, 'cause

You're emotion in motion
my magical potion
you're emotion in motion
to me

04   Look in Your Eyes (06:00)

05   Coming for You (05:34)

06   Mystery (04:20)

07   True Love (04:23)

08   P.F.J. (03:39)

09   Hello Darkness (04:52)

10   This Side of Paradise (08:04)

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