"Più si ama più si soffrirà per il distacco. È molto doloroso ma bisogna saperlo accettare" 

C.S. Lewis

Secondo lo scrittore inglese C.S. Lewis la nostra realtà è solo una rappresentazione pallida e sfocata del mondo vero e proprio che ci è precluso; lo sostiene nella sua saga "Le Cronache Di Narnia", in cui appunto tutti gli altri mondi sono solo "shadowlands", terre delle ombre. "Shadowlands" è il titolo di un'opera teatrale ispirata ad una parte della vita dello scrittore che nel 1993 è diventato un omonimo film, in Italia uscito inspiegabilmente con il vuoto e approssimativo titolo di "Viaggio In Inghilterra". Il film è un viaggio nella terra delle ombre, un percorso interiore che Lewis  è obbligato a percorrere dopo un'esperienza dolorosa che cambierà la visione della sua vita.

Il film ci racconta del rapporto tra lo scrittore britannico (Anthony Hopkins) e la poetessa americana Joy Gresham (Debra Winger), relazione che li ha uniti per un decennio tra il 1950 e il 1960, anno della morte di lei per un tumore alle ossa. La loro storia è un'occasione per riflettere e portare alla luce alcuni temi che hanno caratterizzato il pensiero dello scrittore, soprattutto il significato della religione, il ruolo di Dio nella vita dell'uomo, il perché dell'esistenza stessa di un creatore e delle sue creature, la crudeltà di questa entità "Ci sono due tipi di persone: coloro che dicono a Dio, "Sia fatto il tuo volere", e coloro a cui Dio dice: "Va bene, allora hai fatto a tuo modo". Lewis sostiene che il dolore sia il megafono di Dio per fare sentire la sua presenza, il film tocca questo punto con molta insistenza per cercare di porre l'occhio sulle prove che quest'uomo deve sostenere per rimanere fedele al suo percorso ideologico che lo ha portato dall'iniziale ateismo giovanile alla convinzione dell'esistenza di un Dio. Non pensate male non è un polpettone filosofico, anzi è scorrevolissimo nelle sue due ore, ha il pregio di focalizzare in modo molto intenso l'osservazione sui due protagonisti e sul loro amore vissuto in sordina, mai portato all'estremo delle emozioni, un sentimento vero e pacato che si inserisce perfettamente nella cornice della campagna inglese, terra di ombre e di luce. Chi ama i ritmi narrativi lenti, i linguaggi intensi e fortemente espressivi troverà in questa pellicola tanti elementi interessanti, un film con un'anima tipicamente britannica, controllato e ben diretto con una fotografia molto bella che in DVD si apprezza ancora di più.

Hopkins e la Winger sono due ottimi attori e qui dimostrano tutto il loro talento; la Winger torna ad interpretare una figura femminile forte, viva e ardente dopo "Voglia Di Tenerezza", l'epilogo delle due storie sarà lo stesso ma con connotazioni finali diverse fino ad un certo punto perché il vuoto lasciato nelle esistenze di chi le ha conosciute sarà lo stesso. In conclusione un ottimo film, consigliato a chi ama porsi domanda e cercare risposte, a chi vive la vita in cerca di storie per arricchirsi e arricchire gli altri, e soprattutto a chi ama l'opera di C.S. Lewis.

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