"Paris When It Sizzles" ("Insieme A Parigi", la banalissima versione italiana del titolo) è una curiosa commedia del 1963 diretta da Richard Quine, basata sulla sceneggiatura di George Axelrod che si rifà a sua volta ad un lavoro del regista francese Julien Duvivier.

L'aggettivo corretto per descriverla è proprio "curiosa", infatti stimola molto la curiosità per vari motivi, uno su tutti si tratta di un film un po' sgangherato e giocoso, una storia strampalata tenuta insieme da sottili fili narrativi che non ha grandi pretese ma che alla fine lascia il segno e diverte molto. Già il titolo, "Paris When It Sizzles", non dice tanto (tradotto verrebbe "Parigi Quando Questa Sfrigola" o una cosa simile), infatti è legato ad una scena iniziale in cui esplode un petardo e rimanda al non film che si sviluppa all'interno del film. Questo "non film" è "The Girl Who Stole The Eiffel Tower", il pasticcio finto thriller che lo sceneggiatore Richard Benson e la sua dattilografa, Gabrielle Simpson, scrivono in due giorni segnati da ilarità, situazioni paradossali e qualche sbronza. Richard Benson è uno sceneggiatore di Hollywood che passa "5 giorni l'anno per far sì che io possa trascorrere gli altri 360 nel modo in cui sono stato abituato", in pratica scrive i suoi lavori in tempo record e il resto del suo tempo lo passa a sperperare il denaro in alcool e divertimenti vari; Gabielle è invece una dattilografa buffa e sognante che porta con se al lavoro il suo canarino Richelieu, protagonista anche lui in qualche modo della storia. I due si trovano nella stanza d'albergo dello scrittore a Parigi per stendere in tre giorni quello che non è stato fatto negli altri 362, una missione impossibile che comporterà la nascita del film nel film, infatti loro stessi vivranno la fantomatica trama della "Ragazza Che Rubò La torre Eiffel".

Solo una coppia ben assortita poteva interpretare questo film e William Holden e Audrey Hepburn lo sono, eccome se lo sono. La loro intesa è perfetta, fin troppo perfetta e si saprà solo molto tempo dopo del loro breve flirt durante le riprese, Holden dirà "fu l'amore della mia vita", per Audrey invece il film seppur "non troppo riuscito" rimarrà nel cuore semplicemente perchè si divertì tantissimo a girarlo subito dopo il complicato ma bellissimo "Charade".

Una degli elementi più divertenti del film è proprio il seguire lo sviluppo della trama che i due scrivono e che si sviluppa parallelamente alla storia principale con spiccate connotazioni ironiche, spesso surreali e grottesche; la protagonista prima è un'ingenua ragazza seduta in un bar ad aspettare il fidanzato, dieci minuti dopo è una vamp molto sensuale con lunghi capelli in cerca di preziose informazioni sul conto di un improbabile ladro. Benson detta a Gabrielle nei modi più strani, dentro la vasca da bagno, sdraiato per terra o a testa in giù, e la dattilografa scrive e cerca di aiutare lo sceneggiatore con qualche idea, quando però si ubriaca il "non film" prende una svolta assurda che riesce a far divertire lo spettatore in modo incontenibile (la scena del duello aereo finale con la Hepburn pilota d'aviazione è buffissima). Alla fine i due completeranno di scrivere la sceneggiatura, ma dei risvolti imprevisti segnereanno i loro destini"E cioè l'A.M.O.R.E.? ... Uh, uh. E' troppo tardi. Lui ha già 43 anni, li compirà in Ottobre. E' stato sposato 2 volte, un disastro ogni volta. E' vissuto ormai di troppi anni di ... troppo denaro, di roba scritta troppo male e di troppa vodka. Dentro non gli è rimasto nulla da dare. Anche se potessi. Il che non è"

Alla fine "Paris When It Sizzles" non è un film perfetto, anzi forse è troppo pretenzioso nel volere far procedere due storie all'interno dello stesso film, la sceneggiatura pecca un po' e a volte è macchinosa nel collegare i vari frammenti della trama, un po' più di spontaneità sarebbe servita nel finale. Nel complesso però è divertente e anticipa alcuni elementi della commedia americana futura, soprattutto quella del primo Allen, si può scorgere in molti atteggiamenti recitativi di Audrey Hepburn la futura Diane Keaton de "Il Dormiglione" e "Amore E Guerra"; la Hepburn esalta il suo talento comico che ha nell'ingenuità e nell'autoironia le sue basi in una carrellata di scene bizzarre con Holden che sono veramente uno spasso, due attori veramente bravi per un film da vedere, e adesso come direbbe Benson..... "Dissolvenza e The End".

P.S.: in un piccolo cameo in "The Girl Who Stole The Eiffel Tower" compare Marlene Dietrich.

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