"Bad Boy" è l'ultimo disco pubblicato da Ringo Starr negli anni '70. Un Ringo stanco e privo di stimoli registra un disco di cover, per lo più vecchi brani rock'n'roll a cui è affezionato e in realtà non molto noti, più due inediti, entrambi dimenticabili.

Dopo l'insuccesso di "Ringo The 4th" la casa discografica obbliga Starkey ad impegnarsi nella promozione del suo nuovo prodotto e non è disposta più a tollerare le leggerezze nell'amministrare i suoi interessi da parte dell'ex-beatle. Nonostante tutto il contratto con la Polydor non verrà comunque rinnovato e Ringo si troverà senza etichetta fino all'80. "Bad Boy" è un prodotto mediocre, privo di una reale valore artistico, non c'è più neanche il ricco espediente degli ospiti a mascherare il difficile momento nella vita artistica di Starr. Canzoni che passano via velocemente, senza carica e incise con un pessimo spirito fanno di questo lp il peggiore nella carriera del batterista, difficile trovare un brano che si salvi, troppo anonimi.

Persino la title track, già nel repertorio dei primi Beatles, è priva di mordente. Qualcosa di interessante però lo si può trovare fuori dal prodotto discografico. Infatti per promuovere il disco negli USA venne realizzato uno special televisivo, "Ringo", una sorta di rivisitazione della storia de "Il principe e il povero" in chiave moderna. Questo piccolo film vede come protagonista lo stesso Ringo che stanco della sua carriera abbandona tutto nella mani di un sosia, un nerd che vende mappe delle ville delle stars a LA fidanzato con una giovane ragazza (interpretata da Carrie Fisher). Il film è carino e mostra un Ringo Starr con una discreta verve recitativa. 

Questo meccanismo di promozione servì a rivatalizzare un poco le vendite che rimasero però sempre molto basse e scarse rispetto agli standard di Starr. 

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