Dopo aver fatto uscire un disco audace come "Il re non si diverte", che contiene la lunghissima title-track che si attestò già ad essere una delle canzoni più riuscite del cantautore di Carate Brianza, e prima del capolavoro "Ipertensione", nello stesso anno del disco di "Irene" e de "I poeti" Roberto Vecchioni si concede una parentesi verso l'infanzia, e con il coro delle Mele Verdi partecipa ad 11 brani che costituiscono la colonna sonora della serie televisiva "Barbapapà". La serie non è italiana, infatti era stata trasmessa prima in Francia, così come i brani non sono un prodotto di prima mano. Infatti le canzoni originali erano state composte in olandese, con le musiche di Joop Stokkermans e i testi di Harrie Geelen, e Roberto, professore di latino e greco e "Uomo di Parola", in tutti i sensi, aveva tradotto in italiano gli undici componimenti. Sette canzoni sul totale sono cantante anche da Roberto insieme al coro nato nel 1974 e scioltosi nel 1987, mentre le quattro canzoni cantate solo dalle bambine sono La canzone di Barbottina, Rosso, bianco verde e blu, La canzone di Barbalalà e Barbabella, bella, bella. Soprattutto perché sono canzoni per bambini, la durata delle tracce è decisamente breve, con una sola canzone che supera i tre minuti (Chi ce l'ha un'idea), e tre che sono addirittura al di sotto dei 120 secondi (Ecco arrivare i Barbapapà, Com'è divertente aiutar papà e La canzone di Barbottina). Due anni dopo l'uscita del disco, fu pubblicato il 45 con i brani La famiglia di Barbapapà/Il migliore amico degli animali, che risultano, nel complesso, anche i brani meglio riusciti della colonna sonora, insieme a Chi ce l'ha un'idea, Barbapapà Rock e La canzone di Barbalalà. Il disco, con riferimento non al 45 ma al 33 giri, è stato pubblicato in due edizioni in vinile, la prima delle quali contenente i testi nella busta interna. Non esistono tuttora, a 45 anni dalla pubblicazione, versioni in CD, download digitale o per le piattaforme streaming. Questa colonna sonora quindi resta un cimelio per gli amanti della televisione per bambini e per il Professor Vecchioni, qui alle prese con un genere estraneo rispetto al cantautorato anni '70. Voto 3 stelle.

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