Non essendo nato negli anni '60 questo cult generazionale del '79 mi era sfuggito ma nel 2005 ho avuto la fortuna di scoprirlo grazie alla pubblicazione da parte della Rockstar di questo immenso capolavoro per consolle.

Un videogioco costruito attorno al concetto di rissa da strada, non c'è Street Fighter nè Tekken nè Devil May Cry che tiene, quando si mena lo si fa così, un'abilità nel ricostruire colluttazioni sul cemento in grado di trasmettere le stesse sensazioni di una rissa reale, la paura e l'inquietante ricerca della fuga quando si è in inferiorità numerica, l'arroganza quando ci si trova in superiorità, la possibilità d'improvvisare potendo guardare intorno e sperando di trovare qualche arma di fortuna, la mossa in coppia con un amico che tiene fermo il nemico in modo da poterlo colpire bene con una mazza da baseball e la possibilità di subire tutto ciò, naturalmente, la liberazione di poter spaccare una bottiglia di vetro in testa a qualcuno per poi lacerare l'addome con quel che rimane della bottiglia. Grazie a questi e molti altri elementi gli sviluppatori canadesi sono riusciti a riproporre gli stati d'animo di queste spiacevoli situazioni e l'ottima intelligenza artificiale di rivali ed "elmetti" danno quel tocco di realismo che ti porta a dover utilizzare l'astuzia nel pensare e nel muoversi evitando così di ritrovarsi con il cranio virtualmente spaccato.

Il gioco racconta tutto il film ma si prende la libertà di cominciare la storia prima del numerosissimo raduno, spiegando come ognuno dei personaggi è diventato un Warrior ed in più permette anche di vivere la convivenza a Coney Island con i rivali del quartiere Destroyers.

Si possono controllare massimo 9 elementi (il numero dei guerrieri presi in considerazione per la storia del film), si comanda liberamente solo un guerriero alla volta (il capobanda della situazione) ma si possono trasmettere comandi di gruppo come l'ordine di una ritirata o il via ad un azione di devastante vandalismo in mezzo ad una strada appartenente ad un'altra gang, dal "SI SALVI CHI PUO' " al pieno di leadership "SPACCHIAMOGLI IL CRANIO", le mosse combinate avvengono per empatia(!) col guerriero controllato dal computer.

Quando si utilizza Rembrandt, naturalmente si ha la possibilità di disegnare.

Un gioco violentissimo che comunque non arriva allo splatter, crudele come un animale da strada, essere il duro del quartiere non vale la pietà.

Per saperne di più sul film cliccate con fiducia qui.

Per saperne di più sulla colonna sonora, presente anche nel gioco, cliccate con fiducia qui.

Buon spakkamentodossa!

"Caaaaaan youuu dig iiiiiiittt"

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