Nel 1973, in Gran Bretagna, riscuote un discreto successo un libro per bambini di William Plomer narrante la storia di tutti gli animali del globo terrestre decisi a non tener conto delle loro differenze ed a vivere per sempre in armonia e pace in nome del motto "Love Is All" (l'amore è tutto).

Un cartone animato musicale doveva essere la naturale conseguenza e per la colonna sonora, dopo il candido rifiuto di Jon Lord (tastierista dei Deep Purple), fu chiesto a Roger Glover (bassista che aveva da poco lasciato i Deep Purple) che accettò, invero, con palese entusiasmo. In realtà, sebbene la pellicola non vide mai la luce, quella che avrebbe dovuto esserne la colonna sonora venne registrata e diffusa nel 1974 con tanto di fumetto animato quale video promozionale del singolo "Love Is All" cantato meravigliosamente da Ronnie James Dio (che con il compagno degli ELF, l'estroso pianista Mickey Lee Soule, collabora anche nella stesura di un paio di testi: "Harlequin Hare" e "Together Again"). Per la cronaca, un film venne prodotto (con la regia di Tony Klinger), ma si trattò di un vero e proprio concerto dal vivo intervallavato da clips e filmati narrati dalla celebre voce di Vincent Price. Altro attore presente nel cast è Twiggy (che canta, peraltro, "Homeward" in sostituzione di Ronnie James Dio), molto famoso in quel periodo per aver partecipato al film musicale "The Boy Friend" (1971) ed al poliziesco "Un Thriller Per Twiggy" (1973), per poi spegnersi in un lungo periodo d'anonimato interrotto (nel 1993) dall'invito a partecipare all'horror "Body Flags (Corpi Estranei)" del maestro del genere John Carpenter.

A parte la mancanza di Ronnie James Dio (ELF, Rainbow, Black Sabbath, Solist), impegnato con Blackmore nei Rainbow, questo concerto tenutosi al 'Royal Albert Hall' nell'ottobre del 1975, vide la conferma della presenza di David Coverdale (Deep Purple, Solist, Whitesnake) e Glenn Hughes (Trapeze, Deep Purple, Toni Yommi’ s Black Sabbath, Solist): ossia proprio coloro che nei Deep Purple (Mk III) sostituirono giust’ appunto Gillan e Glover. Ospiti non presenti nell'album in studio, sono i già citati Jon Lord e Ian Gillan (cantante e compagno d'avventura di Glover tanto negli Episode Six quanto nei Deep Purple Mk II): quest'ultimo ebbe modo, poi, di dichiarare che proprio la calorosa accoglienza di quella sera lo convinse a continuare la sua carriera dopo la fuoriuscita fortemente polemica (dissidi con Blackmore mai risolti) dai Deep Purple.

L'album in studio è una vera e propria opera/collage/pop/rock intitolata 'THE BUTTERFLY BALL AND GRASSHOPPER'S FEAST' (dal titolo del libro pubblicato dalla Jonathan Cape Ltd. l'anno precedente) ed è datato 1974 (è facilmente reperibile la versione rimasterizzata del 2001). Con l'orchestra condotta da David Woodcock, troviamo una line-up stabilmente insediata e formata da strumentisti capaci come Ray Fenwick (Ian Gillan Band) alla chitarra, Les Binks (Judas Priest) alla batteria, Eddie Hardin (Hardin/York) al piano ed organo (nonchè coautore del singolo "Love Is All"), Mo Foster (Jeff Beck) al basso, il pianista classico Mike Moran ed un Roger Glover un po' ovunque (sintetizzatori, piano, basso, chitarra acustica e percussioni). Preziosissima, fra le altre, la collaborazione di un certo Eddie Jobson al violino (Roxy Music, UK e Jethro Tull). La caratteristica saliente è l'utilizzo degli ospiti per ogni carattere della storia: il chiaro riferimento è ai 'vocalists' (professionisti e non) chiamati all'appello da Glover. Ogni ulteriore commento sulle prove vocali presenti in questo lavoro sarebbe un inutile eccesso: è sufficiente il semplice invito ad ascoltare Glenn Hughes in "Get Ready", Mickey Lee Soule in "No Solution", David Coverdale in "Behind The Smile", Ronnie James Dio in "Sitting In A Dream", "Love Is All" e "Homeward", Eddie Hardin in "Sir Maximus Mouse", Tony Ashton in "Together Again"; John Gustafson in "Watch Out For The Bat" e John Lawton in "Little Chalk Blue".

Non sono da sottovalutare, altresì, le 'performances' di gente meno conosciuta come Helene Chappelle in "Saffron Dormouse And Lizzy Bee" e Liza Strike in "Fly Away". Una menzione a parte, a parere di scrive, la meritano "Aranea" con alla voce Judi Kuhl e "Waiting" con alla voce Jimmy Helms. In definitiva, se vi trovate ad ascoltare questo lavoro discografico non dimenticatevi il progetto originale e tutto ciò che fece da contorno: magari una certa leziosità ivi presente non risulterà poi così indigesta.

Vale la pena di ricordare, del resto, che in quest'album Glover s'allena non poco per quella che sarà in un futuro prossimo la sua predilezione (Talent Scout) ed attività principale (Produzione): personaggi come David Coverdale (i due albums solisti del 1977), Nazareth, Status Quo e Judas Priest, per fare i nomi più illustri, gli debbono (quantomeno) un tantino di riconoscenza ed anche quando si unirà ai Rainbow di Blackmore e riunirà i Deep Purple, questo piccolo-grande artista gallese (Breacon, 1945) non si limiterà solo a suonare.

N.B. Consigliato a chi ama la musica senza pregiudizi di sorta. Filippo Guzzardi

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