Il Diavolo: un concetto poco "laico" ma incredibilmente affascinante, almeno per il sottoscritto.

E non a caso, io ritengo che questo La Nona Porta sia probabilmente uno dei migliori film riguardanti questo argomento.

Un Thriller con venature Horror che si sviluppa in maniera abbastanza lineare, ma non troppo, e che vede protagonista proprio quel Johnny Depp che ci ha abituato a ruoli eccentrici e vistosi, il film rappresenta una delle migliori prove di Roman Polanski, che aveva già trattato l'argomento nel capolavoro Rosemary's Baby, sul finire degli anni '60 (se non erro), ma questa volta, se la gioca in maniera differente, puntando sulle atmosfere trascinanti di varie capitali Europee, dove si svolge l'intero film.

Una setta che ha membri in tutto il globo, e appunto, adoratrice di Lucifero, ha in mano la chiave per evocare Satana in persona: sarà uno di loro, Boris Balkan, a ingaggiare il signor Corso (Johnny Depp), per valutare l'autenticità di un libro che secondo molti scritto dal Diavolo stesso, potrebbe aprire la porta verso l'ignoto e richiamare il Principe delle Tenebre facendo raggiungere poteri sconfinati all'adepto che ne farà uso proprio.

Corso, un miscredente attaccato fortemente al denaro, si ingarbuglia in una serie di strani eventi, all'inizio non comprendendo pienamente "il disegno" in cui lui stesso vi è dentro, per poi arrivare a comprendere sempre di più il prezzo da pagare per raggiungere la Divinità, la promessa delle Nove Porte del regno delle ombre, attraverso intrighi, piste false, omicidi, e una sana dose di (auto)ironia.

Da non esperto di cinema, posso dire che la regia e la scenografia sono di ottima fattura, il film, nonostante sia "lento" e lontano dai clichè di un che ne so, un Micheal Bay di turno, funziona senza troppi intoppi e la "banalità" della trama a volte presente, è nascosta da una grande capacità di coinvolgere lo spettatore che vuole tremendamente capire come andrà a finire tutta la storia.

Boris Balkan, uno dei "cattivi" di turno, è carismatico e saccente come tutti i caratteristi sparsi per la pellicola, che funzionano alla grande per rendere assai peculiare lo svolgimento della trama: una su tutti, il personaggio scaltro e ipnotico che "insegue" Corso da ogni parte del globo, aiutandolo anche in scontri armati piuttosto violenti.

Le prove attoriali sono superbe, almeno per il sottoscritto, così come le musiche, adattate perfettamente al denso contenuto della pellicola, che scorre però in maniera veloce nonostante il tema complesso e pesante.

Sicuramente non un capolavoro quanto il vecchio Rosemary's Baby, ma un film di pregevole fattura, che tra una citazione occulta e la bellezza dei panorami di un'Europa esoterica, conquista senza troppa fatica e sopratutto senza annoiare, un particolare importante considerando che il film gioca molto sul nascondere, più che sul mostrare.

Statene lontani se cercate esplosioni, sparatorie, mostri e sangue a volontà, per questo, c'è tutt'altro: e sopratutto, Il Diavolo si fa vivo alla fine?

Posso soltanto dire: silentium est aureum.

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