Certi sogni si fanno attraverso un filo d’odio


“Ti bastano i capelli per pensare che son scema

ma é per sopravvivere che Circe entra in scena

non sembro mai credibile allora me la gioco

tra una battuta e un’altra , io sorrido e faccio fuoco”

da “Circe”

Valutare un album d’esordio é sempre un po’ difficile. Valutare un album pop-dance in italiano é ancora più difficile.

Un primo disco porta con sé tante aspettative, la voglia di mostrare al mondo intero tutto quello che si ha da offrire. A volte ci sono pezzi che rimangono nel cassetto per anni, in attesa di un album in cui essere inseriti e risultare organici. Altri nascono in pochi minuti e finiscono lì. Insomma, un esordio é un po’ un “o la va o la spacca” e Romina Falconi l’ha capito, avendo atteso a lungo questo momento. Per questo motivo, ci ha infilato un po’ di tutto quello che aveva scritto nell’ultimo decennio.

Con questi 19 brani la Falconi si butta senza riserve. In alcuni casi atterra sul morbido con pezzi che, nel loro sound pop-dance, fanno centro (ad esempio “Il mio prossimo amore”; “Eyeliner”, “Circe”), mentre in altri episodi si disintegra al suolo con pezzi meno riusciti (“Mi trovi qui”, “Viva lei”). Non é un album che fa della continuità concettuale o sonica il suo punto di forza (al contrario del suo successore).

Il meglio del disco arriva quando la cantante romana si allontana dai territori della canzone italiana per inoltrarsi in territori di oscura dance-elettronica (“Circe” e “Lista nera” sono due esempi molto potenti) creando un’atmosfera notturna molto intrigante.

Un altro pregio di “Certi sogni” é la maniera in cui la cantautrice riesce a racchiudere i concetti che vuole esprimere in frasi che colpiscono al primo ascolto e spingono l’ascoltatore a premere repeat varie volte (cosa che a parare mio é sinonimo di buon pop). Il ritornello di Playboy (“ed é come andare a zoccole e pretendere le coccole”) ne é uno degli esempi perfetti.

Romina é a parer mio una delle poche che porta avanti un discorso di pop-underground in Italia con coerenza e caparbietà. Le idee sono tante, così come é elevate la dose di coraggio. Inversamente proporzionale é la quantità di mezzi a disposizione dell’artista. Questo é un chiaro esempio di come, anche grazie al web, con le idee chiare si può essere vincenti e creare una propria nicchia dal (quasi)nulla.

Qui il testo di “Lista nera” che é un breve sunto dell’atmosfera dell’intero album:

C'è una serie di persone da evitare;
Amanti, buchi neri, gente intestinale...
Crocerossina mia, adesso ascoltami:
Tu non lo salverai. Dai scappa! Arrenditi!

Il "logorroico" vuole aggiungere un concetto,
Io gli direi: "Sì, t'ho capito ma che hai detto?"

L'uomo "interruptus ", tira su col naso che è un folletto,
è tossico giorno guasto a letto!

L'"anaffettivo" ti ricoprirà di ansie
E se gli dici "Ti amo" ti risponde "Grazie"!

Il "possessivo" è un succhia-cuore e non si arrende
Non ti stupire se hai le spie nelle mutande!

Lui...
Mi ha detto addio
Mi amava troppo
Com'è che non scoppio

C'è il tipo "carpe diem", sta fermo lì,
Diventi vecchia se aspetti che lui si sblocchi!

Vattene via! E' meglio così!
Vuoi restare amico, ma amico di chi?
No, no, no... Lista nera...
Finisce qui! E' meglio così!
Non è colpa tua se sei nella mia lista nera!
Lista nera

L'"artista incompreso" non può starti dietro
Si vende anche la mamma pur di essere noto!
C'è il "maledetto", poi, che beve come un lavandino
Non tocca e ti mitizza e lui oltre il giardino!
L'uomo "Fantozzi" ha una moglie che non vuole,
Dei figli che non vuole, ma senza te, lui, muore...
Chissà perché non fa progetti ma ti dice "Ti amo"
Sceglierà sempre "lei" e stare sul divano!
L'uomo "dissenteria" è quello che dà ai nervi
S'accorge che ti ha perso quando è ormai troppo tardi!
Poi c'è il bugiardo, quant'è carino...
è capitato a tutte... l'"Aladino"!

Lui...
Mi ha detto addio...
Vuole il suo spazio...
Gli metterei un razzo...

L'uomo "revivial", non so, ti pensa e poi
Tornerà quando sarai guarita da lui!

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