Caro debaseriano, se il nome "Roscoe "Fatty" Arbuckle" non ti dice nulla, sappi che qui si parlerà di un comico del cinema degli anni venti... Se poi della Slapstick comedy ti frega poco, probabilmente non avrai voglia di leggere la mia pagina... Allora, perchè non ti guardi almeno questo video? E' l'unico frammento di "Moonshine" (commediola dell'Arbuckle realizzata nel 1918) che è giunto fino a noi, a cui l'ottimo jazzista Dave Douglas ha dedicato l'omonimo brano di sottofondo. Tale brano è contenuto in un album che guarda caso si intitola "Moonshine", già uscito in America, ma non ancora, a quanto ne so, in Italia... Per ingannare l'attesa, io ascolto spesso e volentieri "Keystone", prima opera dedicata da Douglas a "Fatty"...

 Dei moltissimi film comici o drammatici prodotti nell'era del muto, solo una piccola parte è arrivata ai nostri giorni. Critici, professionisti e semplici malati di cinema se ne vanno in giro per le cineteche di mezzo mondo allo scopo di trovare almeno un frammento dei titoli più ricercati. E quando scoprono qualcosa, i loro racconti somigliano a quelli dei ritrovamenti di tesori nascosti.

Anche "The Cook" di Roscoe Fatty Arbuckle è stato per molto tempo considerato perduto. Poi nel 1996, in Norvegia, una copia del film, integra ma rovinata dal tempo e dall'incuria, è tornata improvvisamente alla luce. Se qualche matto al par mio vuole leggersi il resoconto di questo ritrovamento, può clickare qui.

Roscoe Arbuckle iniziò la sua carriera nel cinema nella serie "Keystone Cops" di Mack Sennett. Sennett, quando lo vide pensò che, fra quei poliziotti tonti e incapaci, un tipo così grasso (il nomignolo "Fatty" non gliel'avevano dato per caso) avrebbe fatto la sua bella figura. In poco tempo Roscoe divenne un personaggio di punta della compagnia di Sennett e fu per altro l'unico a dirigere i tre massimi esponenti della Slapstick Comedy: Charlie Chaplin, Harold Lloyd e Buster Keaton.

E' stato infatti Roscoe a insegnare la settima arte a Buster Keaton. Nei primi quattro o cinque dei quindici film prodotti insieme tra il '17 e il '19, Buster svolse semplicemente le mansioni di attore. Col tempo Roscoe si accorse del talento di Keaton e cominciò ad accettare i suoi suggerimenti e le sue gags. Divennero una coppia molto affiatata sul set e grandi amici nella vita privata. Come tutti i film prodotti da Arbuckle e da Keaton con l'aiuto di Al St. John e "Luke the dog", in "The Cook" non c'è una vera e propria storia, solo una sequela di gags... Ve ne racconto giusto un paio:

Roscoe fa il cuoco nella cucina di un ristorante. Mostra subito grandi abilità di giocoliere lanciando per aria alcuni coltelli: dopo una bella parabola i coltelli si conficcano su un tavolo lì vicino in posizione perfettamente verticale: Buster fa il cameriere; ogni tanto Roscoe gli lancia piatti e scodelle pieni di brodo o non so che liquame... Buster li prende al volo e li porta ai tavoli... Successivamente Roscoe dimostra di essere un ottimo ballerino: per intrattenere gli ospiti, una danzatrice danza in maniera esotica sulle note di un'orchestra jazz. Roscoe mette uno scolapasta in testa, due padelle all'altezza dei pettorali, il grembiule già ce l'ha addosso, e inizia a danzare in maniera altrettanto esotica ed elegante... Finirà per rubare la scena alla danzatrice non prima di aver sbattuto sul pavimento un sacco di piatti, un po' come fanno i greci quando sono molto contenti... Arrivato l'orario di chiusura cuoco, maitre e camerieri, mostrano vari modi inusuali di consumare un bel piattone di spaghetti. Molto divertente la scena in cui due tizi si ritrovano a tenere teso, da bocca a bocca, uno spaghetto di notevole lunghezza... Buster e Roscoe vi stendono sopra qualche panno ad asciugare... Finale col tipico inseguimento, per altro realizzato sulle rotaie di un ottovolante. Se vi state chiedendo come i protagonisti finiscono lì, beh, mica posso raccontarvi tutto...

Oh, fin qui le risate, ma per Roscoe le risate finirono il cinque settembre del 1921. Quel giorno "Fatty" andò a San Francisco, in un Grand Hotel, per festeggiare un contratto da un milione di dollari l'anno che aveva appena firmato con la Paramount. Invitò un sacco di amici... Una ragazza ben conosciuta a Hollywood riuscì a infilarsi fra gli invitati. Il suo nome era Virginia Rappe. Perchè era conosciuta? Perchè ai party, quando beveva, usava urlare come una matta e strapparsi tutte le vesti di dosso... Virginia quella sera stette male e si produsse nel suo numero preferito... Roscoe tentò di calmarla e la stese sul letto. Stette con lei dieci minuti circa... Poi lasciò la festa perchè aveva un appuntamento.

Qualche giorno dopo la Rappe morì. Una sua amica, anch'ella presente alla festa, tale Maude Delmont, affermò che Virginia poco prima di morire le avrebbe detto: "Roscoe mi ha fatto molto male...". Queste poche parole andarono ben oltre il risultato sperato. La Delmont voleva semplicemente ricattare Roscoe, ma Roscoe fu accusato di omicidio e la prime pagine dei giornali più letti della nazione, quelli di William Randolph Hearst, lo descrissero come un violentatore e un assassino... Qualche tempo dopo Hearst disse: "il caso Arbuckle mi ha fatto vendere più copie dell'affondamento del Lusitania..." . Poi qualcuno gli chiese perchè avesse voluto rovinare quel poveraccio di "Fatty" sebbene fosse convinto della sua innocenza. Hearst rispose: "Gli affari sono affari..."

Roscoe, da quel tenero clown che era sempre stato, divenne il nemico pubblico numero uno. Riceveva minacce per lettera e non poteva mettere il naso fuori dall'uscio senza trovare qualche esagitato pronto a linciarlo. Ovviamente non riuscì più a fare un film da protagonista, fa nulla se nel processo venne giudicato innocente (la Rappe era morta di peritonite...). Ci riprovò poi come regista con lo pseudonimo William B. Goodrich, ma con alterni risultati. Morì una notte del 1933, a 46 anni, di infarto, mentre dormiva...

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