Lo so, guardando la foto in copertina penserete: "E' andato pure lui...".

Un momento, un momento, un momento. Tralasciamo per un attimo l'aspetto fisico della signorina in questione, ennesima riprova che Eva, in quanto "second take" di Adamo, è venuta molto meglio dell'originale. Lo so che è difficile distogliere gli occhi da tanta grazia di Dio, ma guardiamo un attimo i credits...

Synth: Donald Fagen

Guitar: Rick Derringer, Walter Becker

Bass: Jimmy Haslip, Tony Levin

Drums: Jim Keltner

E già si capisce qualcosina di più... Una volta tanto, questa autrice e cantante sposa ad una bellezza accecante delle notevoli doti di composizione ed interpretazione.

Se poi aggiungiamo che all'epoca Fagen e Becker non suonavano assieme da 6 anni (siamo nel 1986), capite quale livello di spasmodica aspettativa abbia generato nei fans di tutto il mondo l'uscita di un disco del genere, disco splendido del resto, con l'elettronica usata magistralmente ad accarezzare e valorizzare la voce calda ed espressiva di Rosie Vela, ed un pugno di canzoni che difficilmente lasciano indifferenti, su tutte "Magic Smile", "Tonto" e "Zazu". I testi sono arguti, immaginifici, criptici e poco hanno da invidiare a quelli degli Steely Dan. La produzione (Gary Katz) si mantiene sui livelli inarrivabili di "Gaucho" e "Nightfly" e le prestazioni strumentali sono manco a dirlo eccellenti, con una menzione per la chitarra di Rick Derringer. Gli arrangiamenti prediligono una certa asciuttezza, ancora una volta per portare la voce in primo piano.

Incredibilmente, sarebbe da anni pronto un secondo album ma la nostra non ha trovato uno straccio di casa discografica che glielo producesse. Misteri dello show business...

Già, ma la musica com'è? Come se Kate Bush, Ricky Lee Jones e Joni Mitchell si fossero trovate insieme a cantare "New Frontier" di Donald Fagen.

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