I "Rousseau" sono tedeschi, suonano Prog seguendo, ma non pedissequamente, le orme dei Camel e dei Caravan componendo sempre comunque in modo originale e convincente. Questo LP è il loro primo lavoro datato 1979 anno in cui ormai il genere progressive era stato spazzato via dall'ondata Punk. Nel suo genere non può essere considerato un disco irrinunciabile, da isola deserta, per il suo aspetto un po' derivativo ma merita sicuramente molta attenzione per approfondire la scena Prog teutonica, l'unica che è stata continuativa ed ha gettato coraggiosamente, contro i riscontri del mercato e della notorietà, un ponte saldo tra il momento classico ed il "Neo Prog" che, nell'anno della pubblicazione del disco, era ancora lontano a venire. Il disco è interamente strumentale e diffonde atmosfere semplici e rilassanti che aiutano i viaggi della nostra mente verso mete immerse nella natura o verso il nostro porto quiete dove di più ci piace lasciarci naufragare. C'è tutto quello che necessita senza pesi inutili: Mellotron, Hammond, Flauto etc. per una miscela ariosa che ci permette di sognare e volare; ascoltate la traccia 4 pensando al finale di "Blade Runner" e mi darete ragione.
Non approfondisco mai volutamente i singoli brani perché mi piace di più lasciare a Voi la curiosità di scoprirli, preferisco brevemente raccontare del retrogusto che mi ha lasciato questo disco al pari delle sensazioni che si provano alla fine della lettura di un buon romanzo dal lieto fine.
Carico i commenti... con calma