Ryan Adams è uno tra gli artisti maggiormente prolifici dell'attuale era musicale.
Cantautore dalla personalità forte (s'incazzò talmente tanto per il mancato apprezzamento della sua casa discografica nei confronti del suo disco "Love Is Hell", che si chiuse in studio per due settimane uscendone con un mezzo capolavoro come "Rock ‘n Roll" per soddisfare le ambizioni commerciali dei suoi discografici), si segnala anche per una disarmante facilità di scrittura che gli ha permesso di far uscire 3 dischi in un solo anno (il 2005, anno di "Cold Roses", "Jacksonville City Nights" e "29"), ma che non va certo a discapito della qualità dei singoli brani, nella peggiore delle ipotesi perlomeno gradevoli.
Pochi passi falsi anche in questo "Easy Tiger", nuova fatica del cantautore americano.
Il disco a dir la verità non stravolge il contenuto della proposta di Adams, rimanendo invero sulla scia del solito alternative country, stavolta forse maggiormente dotato di una piacevole venatura pop-rock che attraversa in misura maggiore il bellissimo singolo apripista "Halloweenhead", uscito in formato 7'' in coppia con l'altro brano "Two" (che vanta la presenza di una rediviva Sheryl Crow ai cori).
Bella anche l'apertura affidata all'evocativa "Goodnight Rose", così come risultano piacevoli le succitate divagazioni country super-presenti, come da tradizione Adamsiana, in tutto l'album (bellissime, in tal senso, "Oh My God, Whatever, Etc.", "Pearls On A String" e la successiva "Tears Of Gold", volendo ancor più tradizionalista). Da segnalare anche il pop Beatles-oriented di "Everybody Knows" e "Off Broadway", quest'ultima a dir la verità forse un po' forzata. "Rip Off", invece, ha il compito di evidenziare il cristallino talento prettamente pop dell'artista statunitense, ribadito nella discreta "Two Hearts". Lentissima e triste già dal titolo la chiusura affidata a "I Taught Myself How To Grow Old", in cui fa capolino una malinconica armonica.
"Easy Tiger" non fa quindi che ricordarci lo straripante talento compositivo di Ryan Adams, sulla scia di maestri come Neil Young che per ora sono irraggiungibili, ma domani, chissà...
Non è certo uno dei suoi capolavori, ma questo "Easy Tiger" rimane una buona prova e la riprova di un talento e di una classe chiaramente innati.
Elenco tracce e testi
02 Two (02:34)
If you take me back
Back to your place
I'll try not to bother you I promise
'Cause it's cold in here
And I wish it was hot
The sink's broke, it's leaking from the faucet
And I'm fractured from the fall
And I wanna go home
But it takes two when it used to take one
It takes two when it used to take only one
Well, my money's no good
When I'm up to no good
No good ever comes from it, honest
I got a really good heart
I just can't catch a break
If I could I'd treat you like you wanted me to I promise
But I'm fractured from the fall
And I wanna go home
I'm fractured from the fall
And I wanna go home
But it takes two when it used to take one
It takes two when it used to take one
It takes two when it used to take one
It takes two when it used to take only one
03 Everybody Knows (02:22)
You come for me in the worst of places
You come for me, you come and try to take me home
I'm always in need and it's hard to be reciprocating
The fabric of our life gets torn
And everything's changing so how i am to know
How i'm going to hold on to you when i'm spinning out of control
You an i together
But only one of us in love
And everybody knows
He says her name, it echoes in my head like it was a canyon
He says her name, he says it and i know what's up
You come to me sometimes when i'm thinking like a cannonball shooting out a cannon
And i forget whatever it was i was thinking about
With everything changing how am i to know
How i'm going to hold on to you when i'm spinning out of control
You and I together
But only one of us in love
And everybody knows
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Altre recensioni
Di sylvian1982
Con questo disco Ryan Adams ha deciso di farsi amare. Garbato, misurato, ispirato e mai sopra le righe.
Tredici brani piuttosto brevi testimoniano un innato talento compositivo baciato da un candore altrimenti non riscontrabile nelle sue precedenti opere.