Che Sarah Brightman avesse una delle più belle e delicate voci nell'intero panorama musicale (in particolare in quello pop-new age) era appurato; dopo aver partecipato a colonne sonore del calibro de "Il fantasma dell'opera" e dopo aver rilasciato diversi album (tra i quali ricordiamo il bellissimo "Harem" e l'acclamatissimo "La Luna") la Nostra rilascia "Symphony", pubblicato nel febbraio 2008.

Senza soffermarci troppo sulla storia di Sarah e sulle sue innumerevoli partecipazioni (ricordiamo il feeling creatosi tra lei e Andrea Bocelli), partiamo a parlare del protagonista della recensione.

Il cd inizia con l'intro "Gothica" e per un minuto e mezzo la musica la fa da padrona; prima dolce e debole, poi più decisa, per poi lasciare spazio alla prima vera track, "Fleurs Du Mal" (trad.  i fiori del male, tratto dall'opera omonima di Charles Baudelaire. il poeta maledetto). Gothica, Fleurs du mal... ci riportano subito alla mente cattedrali gotiche, tempi ormai lontani, immagini suggeriteci anche dalla copertina (molto più "dark" delle precedenti). e la canzone inizia infatti con un possente riff che si rifà a quel gothic rock tanto in voga in questo periodo. il ritornello si incolla alla mente dell'ascoltatore tanto velocemente che quasi è impossibile non aver la tentazione di riascoltare "Fleurs du Mal" per il resto della giornata (il coro nel ritornello sicuramente aiuta).

Si prosegue con la title track, ballad dolce e basata su una melodia delicatissima ed accompagnata dalla voce di Sarah, ma che sbiadisce un po' di fronte alla canzone successiva, "Canto della terra"; si, avete letto bene, una canzone in italiano! Strano? macchè, ha pure cantato con Bocelli Time to say goodbay (con te partirò) e diverse altre canzoni! Tornando a noi, questo è sicuramente uno dei punti di forza del cd: e finalmente la nostra rende ben visibile (o forse meglio udibile?) la sua potenza vocale in campo lirico. e così il ritornello si ritaglia uno spazio in fondo al cuore di ogni ascoltatore. la successiva "Sanvean" è lenta ed atmosferica, e sebbene sarah sia in forma smagliante più che mai resta forse il punto debole dell'album.

Con "I will be with you (where the lost ones go)" la cantante britannica duetta con l'ex cantante dei Kiss, Paul Stanley, e per un attimo la nostra mente si può ricaricare con una canzone più "pop" e meno new age-ambient (come Sanvean); molto piacevole e bella resta comunque questa canzone.

 Si riparte con "Schwere Traume" che aggiunge poco o nulla al background musicale della Brightman sul filone dell'ambient pop. Nulla di particolarmente brillante, quindi.

Altro duetto in italiano con Alessandro Safina è "Sarai qui", altra perla in cui Sarah ci delizia con una voce incredibile, al limite del lirico. E non basta! Di nuovo in italiano è la successiva "Storia d'amore", che viaggia su lidi ambient e giocata sull'atmosfera sognante e ovviamente sulla voce delicatissima della nostra.

"Let it rain" è una piccola gemma pop che ricorda Captain Nemo di Dive; dolce, sognante, lievemente malinconica; da ascoltare. Con "Attesa" si raggiunge il livello più alto del cd in campo di canto lirico: incredibile come possa avere reso così dolce questa canzone la nostra Sarah. E tra un acuto e l'altro, si arriva all'unica canzone cantata in spagnolo dell'album che vede duettare la nostra con Fernando Lima: questa "Pasion" personalmente non mi ha convinto pienamente quanto "Canto della terra" o "Sarai qui", ma resta un momento piacevole del cd. 

Ed eccoci arrivare alla traccia di chiusura, la monumentale "Running"; oltre 6 minuti di acuti, ritmo  e melodia che non lascia scampo: ed è proprio con l'ultima canzone che Sarah da il meglio di se in sede live. Ritmo, ritmo ed ancora ritmo (e melodia) sono gli ingredienti principali del brano; e un minuto dopo la fine della canzone ecco arrivare il brano strumentale-orchestrale finale del cd, il saluto della Brightman in chiusura di un nuovo album che è destinato a scalare classifiche ed a posizionarsi tra i cd più apprezzati della bella Britannica.

Piccolo post scrittum, voto il cd con il massimo dei voti. e consiglio a chiunque voglia approfondire la conoscenza di Sarah Brightman le canzoni Running, Fleurs du mal e Canto della terra.

Da notare inoltre gli incredibili concerti tenuti dalla Nostra, spesso in cattedrali gotiche, spesso in palazzi di ghiaccio accompagnata da coreografie di pattinatori su ghiaccio. 

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