Una volta finito di ascoltare questo breve EP sarebbe quasi d'obbligo chiedersi insistentemente perchè mai i Satyricon abbiano compiuto una simile scelta commerciale prima di pubblicare il vero e proprio full-length, previsto entro la fine di quest'anno. Scoprendo ciò che hanno offerto attraverso questo "lavoro" rimango semplicemente deluso e nauseato sia dinanzi alla qualità compositiva della così tanto acclamata nuova traccia "My Skin is Cold" che delle songs live che riterrei quasi inutili, inopportune e senza una motivata connessione logica da parte della stessa band.

Prima di criticarli pesantemente però non posso far altro che lasciarmi abbandonare ai meravigliosi ricordi per i quali ho adorato questa band. Vorrei immediatamente riportare alla memoria quanto sia stato prezioso e stimato il loro fiorente passato, nel quale vennero consacrati con pezzi storici come "Mother North", "Forhekset", "Filthgrinder" e con album ai quali tuttavia non si possono trovare obiezioni per ottenere il semplice pretesto di contestarli. Una band che durante la sua carriera ci ha stupito, ci ha fatto vivere delle virtuali "guerre" dai piacevoli contorni medievali e ci ha ammaliati attraverso la loro capacità di rendere il proprio sound unico, tanto innovativo quanto aggressivo e che nel panorama del metallo più oscuro non può passare di certo inosservato. Cosa ci vuole tramandare questo scarso EP? Che il prossimo album sarà molto simile alla qualità globale di questo inutile mini-album? Se avessimo già questa certezza direi per primo a partire da questo istante di lasciar completamente perdere questa band che ormai ha fatto il suo tempo e che tutto ciò che pubblicherà in futuro non potrà interessare quasi più a nessuno. Dal mio punto di vista sarebbe completamente inutile mettere sul mercato un prodotto che serva soltanto a ridicolizzare il loro passato e a cambiare purtroppo il corso degli eventi.

La song "My Skin is Cold" ne è il plausibile esempio perchè sicuramente i fan ma soprattutto i critici non possono rimanere soddisfatti di una canzone che, dal punto di vista tecnico, risulta completamente priva di senso, costituita da non più di 3 accordi e che non riesce assolutamente nell'intento di rappresentare il loro glorioso passato. Guardate, se fosse uno scherzo di pre-album potrei anche accettare ma se tutte le canzoni del prossimo full-length si avvicineranno molto a questo stile di comporre musica sono davvero nei guai e ad un tratto vedranno che non verranno più accolti da quegli stessi fan che li avevano seguiti a braccia aperte in tutti i loro entusiasmanti tour oppure a cantare con il cuore in gola pezzi provenienti da album di altissimo spessore come "Nemesis Divina" o "Dark Medieval Times" ma da una nuova generazione (che potrà rappresentare rispetto ai precedenti o una maggioranza od una minoranza) che, ahimè, per la sua scarsa cultura musicale, li saprà comunque accettare anche così.

La domanda è rivolta soprattutto a loro! Volete chiudere così miseramente la vostra, indiscutibilmente, fiorente carriera oppure fare in tempo a cambiare idea? (sa di rima!) Sarebbe una stella su cinque ma preferisco non votarli dando loro un'altra possibilità che se la potranno giocare a breve con l'uscita del prossimo full-length. Dubbi ed incertezze...

Elenco e tracce

01   My Skin Is Cold (05:06)

02   Live Through Me (05:12)

03   Existential Fear-Questions (06:02)

04   Repined Bastard Nation (live) (05:48)

05   Mother North (live) (09:06)

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