Devo dire la verità, quando ho visto il nome di questo gruppo non ho avuto sobbalzi ma mi è rimasto quel dolce saporino che ti lascia in bocca la curiosità di sentire il prodotto di un gruppo di cui non conosci nulla se non il fatto che venga inserito, dalle poche recensioni lette, nel vasto mondo del Death Metal.
Così mi sono detto, dai su coraggio cosa ti costa dara un' ascoltatina anche a loro. E fu così che un lontano pomeriggio di un anno fa ho dedicato le mie orecchie e la mia mente alla percezione di questa loro opera intitolata "Pathetic Being".

Ehh ... i casi della vita, fu proprio un caso che mi portò ad ascoltarli e da lì capii che i casi della vita sono il fulcro della nostra esistenza: mai ascoltato dei pezzi così belli, mai provato prima l'ebbrezza provata quel lontano pomeriggio che si prospettava un pomeriggio come tanti altri ma che mi spalancò davanti questo capolavoro della musica, dove la straordinaria tecnica chitarristica di Jacek Hiro si esprime in maniera sublime farcendo ogni singolo brano.

Le canzoni sono tutte death metal furioso, la batteria spaccasassi che sostiene la chitarra devastante e melodica, lenta e veloce, inebriante e furiosa a raffiche, espressione del genio e delle capacità tecniche del mago Jacek Hiro, il vero artefice di questa creatura maligna e geniale al contempo, sconosciuta a molti ma venerata da quei pochi che hanno saputo cogliere l'incommensurabilità della sua essenza.
L'intro dimostra subito che siamo di fronte a qualcosa di orignale, una intro che ti lascia il desiderio di un riascolto immediato; abituati come si è a scartare di sana pianta quelle intro posticce messe per dovere di cronaca quasi faccia parte di una moda, comincio ad andare in visibilio e me la rigiro nella mente per una mezz'ora buona.
Grande, se questi erano i preliminari, ci si prepara a qualcosa di grandioso: ummhh disdico anzitutto l'appuntamento con due colleghi di lavoro ed anche la passeggiata giornaliera di un'ora per rinvigorire corpo ed anima; non mi toglierò le cuffie fino alla mattina del giorno seguente, quando i raggi del sole mi risveglieranno dal viaggio in quel mondo fantastico a braccetto con questo album meraviglioso.

Tornato alla realtà comicio a ripercorrere il sogno fatto. Ancient Portal si esplica in tutta la sua furia, potenza dilaniante sotto le redini tese di una tecnica precisa ed esasperata: riff a manetta variegati e taglienti, in preparazione dell'inevitabile e fondamentale assolo sparatissimo e tecnicissimo del mago Jacek.
Solo un esempio di ciò che verrà dopo con pezzi che alternano furia e melodia in maniera magistrale, assoli capolavoro su un'orgia di rabbia, calma ed esasperzione in entrambi i sensi, un concentrato di potenza, melodia e tecnica: ehhh come sono poche le parole, come è riduttivo il dizionario a cui attingere, quando bisogna descrivere simili sensazioni.
Un album indimenticabile che consiglio a tutti gli amanti del genere; quei pezzi sono fissi nella mia mente, certi riff che non mi lasciano e mi accompagnano nel mio quotidiano vivere, sdraiato sul letto l'ascolto ed il ricordo degli accordi mi fà abbandonare la realtà, i sensi si perdono, la mente levita in una bolla, guardo al cielo stellato e mi ritrovo avvolto dal mare dell'universo: un album, un capolavoro che le mie umili parole di comune mortale hanno avuto la presunzione di descrivere. Ora sta a voi lasciarvi inebriare dalle sue stesse note.

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