L'India non è esattamente la patria del thrash-metal, eppure questi Sceptre non hanno nulla da invidiare a moltissime band americane o tedesche.

"Now Or Never" esce nel 2008, dieci anni dopo la formazione del gruppo, e propone un thrash old-school tecnicamente elevato e ben registrato. Da notare che questo è l'album di debutto della band che ha avuto non poche difficoltà nella registrazione anche per il genere che non gode di molta popolarità in patria.

L'intro "Ocean Of Dreams" breve e strumentale ci porta a "...Incomplete" dove si intuiscono subito le sonorità della band, pesanti anche se mai grezze; l'unica cosa non proprio azzeccata è la voce che secondo me non aggiunge nulla di nuovo ed in alcuni frangenti tende ad appiattire la canzone, come ad esempio nell'ottava traccia "Quicksand".

Molto curati gli arrangiamenti, molto belli i cambi di batteria di Aniket Waghmode soprattutto nella title-track e in "Twilight's End", ed anche il basso di Janus Sanyal fa la sua parte, non venendo sommerso dalle chitarre come succede in molti album anche di band seminali per il genere (mi vengono in mente alcuni dischi degli Slayer).   

Per gli amanti del genere sicuramente un album che non deluderà, basti ascoltare "The Enemy", la più violenta del disco e quella che preferisco, oppure "Charred"; non ci sono momenti di tregua in queste canzoni, ed il duo Gilroy Fernandes - Teemeer Chimulkar (quest' ultimo anche cantante) sa proporre delle sonorità di chitarra pesanti ma mai piatte o banali.

Menzione a parte merita "Search", la traccia più lenta del disco, che con i suoi arpeggi e la parte finale più ritmata ci ricorda un po' i Defiance o i Testament di "The Legacy"; uno degli episodi sicuramente migliori di "Now Or Never". La successiva "Circles Of Silence" è invece un'oasi di tranquillità, dove una tastiera fa la sua comparsa ed accompagna un assolo di chitarra che per la prima volta lascia un sentore di musicalità orientaleggianti: stupenda.

Si conclude con la velocissima "Revolution", ritmicamente eccezionale.

Non molto innovativo, ma sicuramente un ottimo album thrash, completo e trascinante. Da ascoltare!

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