Nel 1992, l'anno della rivoluzione del metallo progressivo, l'anno in cui esce il celebratissimo Images And Words dei Dream Theater, un gruppo chiamato Shadow Gallery pubblica la sua prima opera, chiamata per l'appunto "Shadow Gallery". Mike Baker è la voce, Carl Cadden-James è il bassista, mentre alla tastiera e alla chitarra possiamo trovare rispettivamente Chris Ingles e Brendt Allman. Purtroppo la band non aveva un batterista. Ispirati a gruppi come Pink Floyd, Genesis e in qualche passaggio anche dalla PFM, gli Shadow Gallery ci dimostrano di avere tecnica sopraffina e molto elevata, come ci fanno vedere gli assoli di chitarra e tastiera. Sicuramente uno degli album più melodici del gruppo, se non il più melodico; come ho detto prima però, la tecnica non è tralasciata!

L'album contiene tracce belle e melodiche come "The Dance Of Fools" (a mio avviso la migliore canzone degli Shadow Gallery in assoluto), coronata dai fantastici assoli di tastiera di Chris Ingles e dalla superba voce di Mike Baker, e "Mystified", che dopo un' introduzione piuttosto aggressiva, si trasforma in una canzone molto dolce, completata da fantastici cori da parte della band e da un assolo di chitarra da ricordare, anticipato da un assolo di tastiera. Però ci sono anche brani aggressivi come "Darktown", in cui spicca un accompagnamento di flauto da parte del bassista Carl Cadden-James, e la veloce "Question At Hand", la canzone più power del disco; nella seconda parte questa canzone cala di ritmo per tornare poi a un power molto melodico, in cui alla fine spiccano velocissimi assoli di tastiera e di chitarra. "The Final Hour" e "Say Goodbye To The Morning" sono due pezzi molto simili, con frequenti e notevoli cambi di tempo e di ritmo e con eccezionali assoli. Menzione speciale va a "The Queen Of The City Of Ice", la suite di diciassette minuti che ci fa letteralmente sognare e che vorremo non finisse mai, con Baker in grande forma e con sognanti arpeggi di chitarra; la seconda parte parte molto aggressiva e veloce, ma poco dopo ritorna alla melodia, e che melodia!

Il disco è finito: cosa ne possiamo dedurre? Sicuramente il vero artefice del successo della band è la voce, Baker, che con le sue doti canore ci ha fatto veramente coinvolgere e soprattutto emozionare. Merita anche una menzione il bassista, Carl Cadden-James, mentre il tastierista Ingles e il chitarrista Allman non sbagliano un colpo. Forse non è il miglior album degli Shadow Gallery, ma fa sicuramente la sua figura e se siete amanti di questo gruppo è da avere! L'album è una splendida fusione tra Power e Progressive (sicuramente c'è più prog che power), e ci fa rimanere stupiti di fronte alla magnificenza di quest'opera.

Elenco tracce e video

01   The Dance of Fools (07:34)

02   Darktown (09:12)

03   Mystified (07:09)

04   Questions at Hand (06:54)

05   The Final Hour (05:06)

06   Say Goodbye to the Morning (06:50)

07   The Queen of the City of Ice (17:11)

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Altre recensioni

Di  emanuele

 "L'album si presenta molto melodico e dannatamente progressive in tutti i suoi passaggi."

 "'The Queen Of The City Of Ice', 17 minuti di splendore, candore, calma, velocità, aggressività, che vi faranno scordare per un pò di tutto ciò che vi circonda."