Ci troviamo nel lontano 1993 quando viene dato alle stampe il primo full-lenght dei giapponesi Sigh,' Scorn Defeat', un'opera notevole ma probabilmente penalizzata dal particolare contesto storico in cui venne alla luce. Andiamo in ordine.
Il gruppo di Tokyo si formò ancora prima, addirittura nel 1989, quando Darkthrone e Burzum non avevano ancora pubblicato niente di black metal, trastullandosi con i loro progetti originari a base di ruvido e malsano Death ; i Sigh suonavano un Metal per l'epoca estremo, sulla scia di quanto facevano nel mondo le band principali di quest'ondata musicale, troppo fuori dagli schemi per rientrare nel Thrash tout court, non ancora nel Black per evidenti ragioni storiche (il genere "nascerà" come cultura e poi come stile tra il 1990 ed il 1991); i gruppi di punta di questo movimento sono noti a tutti, Celtic Frost/Hellhammer, Bathory, Tormentor, Morbid e Sarcofago (solo i primi che mi vengono in mente, a cui vanno aggiunti, sebbene più in linea con il Thrash dell'epoca, Kreator e Sodom). Sono soprattutto gli svizzeri Celtic Frost a segnare pesantemente lo stile del neonato gruppo nipponico, prima del definitivo distacco dal metal estremo per abbracciare (apprezzate e apprezzabili) strade più Avanguarde.
Ascoltare 'Scorn Defeat' è qualcosa di commuovente: non tanto per la qualità o l'ingengno profuso nelle tracce, quanto per l'atmosfera che si può respirare tra i solchi del disco. Sono gli anni di maggior vitalità per il nascente black metal: le caratteristiche a livello tematico, stilistico e d'immagine non erano ancora del tutto plasmate, nonostante molti capolavori fossero già stati pubblicati prima di Scorn Defeat. Si respirava ancora una certa eccitazione nell'aria nel constatare come diverse influenze culturali potessero condizionare il black fino a dargli decine di sfumature diverse: oggi sembra questo sembra un ragionamento naturale, se pensiamo alla diversità do gruppi come gli Arcturus ed i Manes da una parte, gli Aborym dall'altra, i Cradle Of Filth, Xasthur e Nortt; oggi abbiamo almeno una decina di scene diverse, la maggior parte delle quali intende il genere in un'ottica personale, sia stilisticamente che concettualmente ( il Religious Metal, lo Slavonic Metal, Il Depressive Americano, l'NS Black Metal… ). Ma è in questo periodo che sono state poste le basi per la ramificazione del genere; chiunque consideri il Black Metal come un sotto-genere essenzialmente norvegese si preclude la scoperta di realtà parallele a quella scandinava altrettanto significative.
Fulcro di questo riflusso di idee è comunque la Deathlike Silence di Euronymous (chitarrista dei Mayhem), una piccolissima e locale etichetta indipendente, che ebbe il merito di mettere in contatto tra loro un gran numero di band europee, fornendo un supporto discografico per porre le basi di un "progetto" comune; tra i vari Monumentum, Arcturus, Morbid, Mayhem e Burzum che fossero, nella lista delle pubblicazioni della DSP troviamo anche 'Scorn Defeat' dei Sigh, che venne quindi a trovarsi nel novero dei dischi che contavano.
Dopo queste lunghe premesse culturali è però i caso di spiegare come mai i Sigh non siano diventati mai un gruppo di punta nel panorama Black Metal. Più che l'isolamento geografico (gli ungheresi Tormentor erano ben più isolati in epoca URSS), a scapito dei Sigh dovette giocare l'aspetto retrò della loro musica. 'Scorn Defeat' uscì infatti in un anno, il 1993 appunto, che vedeva la pubblicazione di album importanti come 'De Mysteriis' dei Mayhem e 'Under a Funeral Moon' dei Darkthrone (le prime concretizzazioni del nascente stile) e Det Som Engang Var di Burzum (già pietra miliare per estremismo); il Black Metal alla Celtic Frost dei Sigh non poteva emergere in un contesto simile: schiacciato sul fronte "coreografico" (basi pensare alla copertina di Aske di Burzum) e su quello culturale (troppo diversi dagli europei), 'Scorn Defeat' sembrava anche musicalmente un disco vecchio di almeno cinque anni.
Legato alla dimensione orrorifica della musica estrema, il disco pagava infatti pegno a quella concezione tutta ottantiana che si aveva del Metal Estremo, cioè quella di un genere teatrale e barocco, ispirato tanto ai Bathory quanto ai Mercifull Fate. Neanche l'esotismo dei testi, tutti concernenti l'aspetto oscuro della religione tradizionale giapponese, riuscì a far emergere il gruppo.
Nonostante ciò, 'Scorn Defeat' è ancora oggi un disco piacevole e godibile: bellissime le parti gotiche che arricchiscono l'album, specie quelle di piano, che donano un'atmosfera teatrale senza sfociare mai nel pacchiano. Buone le doti tecniche e soprattutto la registrazione, notevole per l'epoca, capace di sottolineare l'affiatamento del gruppo e la mescolanza tra le parti metal e quelle sinfoniche. Buone anche le citazioni presenti al doom albionico contemporaneo, dai Paradise Lost agli Anathema, seppur filtrate attraverso il codice black metal.
Per i nostalgici un must.
Elenco tracce testi e video
02 The Knell (04:20)
Seemingly locked behind endless eternity,
The avatar of evil is coming out of serenity,
Vioce that can't be voice is piercing through your deafened
ears,
The end is near, but death is not what you fear,
Even your existance the throbbing ground denies,
The only thing I know for sure is everything was just belied,
there is no more night or day, is it the price we have to pay?
Life is worthless, death must be the easiest way,
Please for me toll a knell,
Nothing can stop this painful yell,
In the blackened sky the moon is shining red,
Praying for a merciful end, we are all soon to be dead,
For the dying world who will toll a knell?
What more can I tell?
Even your existance the throbbing ground denies,
The only thing for sure is everything was just belied,
there is no more night or day, is it the price we have to pay?
What were you going to say? Death must be the easiest way,
05 Ready for the Final War (09:16)
See the plough show their destiny,
Disorder and chaos, let all the light disappear,
Lord god, prepare for our blasphemy,
The winged warriors take their black spears,
Five evil lords will finaly ascend,
Against the light vengeance now begins,
Reign of the light will soon come to an end,
To shambhala will all our sins,
Into the night of depths,
When rago shines into the skies,
They will regret, the tenth planet,
The king of destruction now has come,
A lunar eclipse on may 5th,
Mandala of stars telling the disaster,
Kongoyasha, fudo, gundali,
Daiituko and gouzanze,
Calling forth all the evil lords,
Now they're ready for the final war,
They take invincible swords,
Bow and arrow, hear their steel roar,
The ground trembling with the lightning and the thunder roar,
The moon is fading behind the black desire,
Gundali in the south, kongoyasha in the north,
Behind fudo flame of karura burning higher,
(Daiituko) spreading plague to kill all that stand left,
Under rago all this world is facing the catastrophe,
Into the nothingness where even the darkness can't exist,
So just cry in this debris...
06 Weakness Within (03:07)
Change my sin, weakness within
Destruction of the body will begin, weakness within
Touching their mind, weakness within
The existence resigned, weakness within
Lurking in the brain asleep, I'll win, weakness within
Affected by the spirit, it'll bring weakness within
Touching their mind, weakness within
The existence resigned, weakness within
(They'll) start to realize their power inside
The change of the existence they once denied
In remembrance 2000 years ago
Astral energy beyond now glows
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