Scrivere a proposito della musica dei Simple Minds sembra cosa semplice visto quanto questo gruppo scozzese ha fatto parlare di sé il decennio scorso o meglio dovrei dire il ventennio passato, eppure per non ripetere cose scontate e già strasentite, devo mettercela tutta, e questo per rendere il giusto merito (=onore) a queste Menti Semplici perché il passaggio di questa band secondo me ha segnato il cammino di tanta musica successiva e sicuramente ha segnato un'epoca, almeno la mia.
C'è stato un momento in cui nessuno sembrava stare al loro passo, e tutto voleva assomigliare a loro, alla loro carica energica e giovanile ma matura, al loro stile, perfino al modo di muoversi sul palco come solo lui, Jim Kerr, sapeva fare allora... forse solo a Dave Gahan dei Depeche riusciva altrettanto naturale.

Quando sento, penso o rivedo i Simple provo sempre un'emozione forte, sí, perché quelli erano gli anni della musica da brivido, era la fine degli 80 porca miseria, tutto era cambiato e ancora non aveva finito di cambiare per arrivare fino ad oggi a noi con tutti i suoi prodotti, cloni e novità reali. Allora si usciva da un periodo e la cosa era tangibile, si poteva respirare, ed era terribilmente affascinante. Alcuni la chiamano cultura spazzatura quella degli anni 80, trovandomi molto in disaccordo, forse perché io quella cultura l'ho vissuta, respirata e assimilata e digerita, e se ora ascolto e amo i Radiohead, gli Interpol e gli A Perfect Circle, per esempio, è perché le mie orecchie hanno ascoltato attentamente il decennio di cui sopra, e i Simple Minds.

"Only with you life moves so fast" cantavano in una strofa di Hunter & the Hunted (ma lo ricordate il riff sulle tastiere di Hancock, registrato all'insaputa della band stessa durante una loro pausa nello studio di registrazione, in segno di stima da parte del tastierista di colore?!), canzone da brivido, di un album storico, e "This are the years of living in temptations" ed era così vero...
La musica dei Simple prima di essere rock decadente, new wave, sophisticated synthpop o che altro e non priva di riferimenti e citazioni, è energia allo stato puro, è carica, è emozione e voglia di vivere, ballare e suonare come scatenati davanti ad una folla... li avete visti dal vivo? Io perfino lo scorso anno, luglio 2002, ed anche se eravamo tutti un po' più stanchi e col fiato corto rispetto all'ultimo concerto passato, avevamo tutti gli stessi occhi luminosi e un po' lucidi.

I Simple hanno segnato un'epoca, questo album e il suo proseguimento naturale, Sparkle In The Rain, a maggior ragione.
Canzoni come Someone Somewhere..., Promised You A Miracle, New Gold Dream, Glittering Prize, Waterfront, Upon The Catwalk ci faranno ancora alzare in piedi e ballare con un sorrisetto malinconico anche tra tanti altri anni ed anche apprezzare ancora suoni e riff sofisticati e indimenticabili, sui quali Kerr rovescia con la voce inconfondibile tutta la sua carica che diventa nostra.

Menti Semplici? Non direi.
Questo è amore, lo ammetto.

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