Avevo letto un’intervista ad Eddie Antonini, dove aveva precisato che il sound di Wings sarebbe stato meno “power” e più “hard rock”; inoltre, avrebbe risentito positivamente del budget leggermente superiore in termini di produzione e di qualità del suono.

Effettivamente sono tutte cose riscontrabili in quest’ultima fatica targata Skylark, anche se non in maniera netta (soprattutto, la produzione sebbene migliore degli altri album è –secondo me- insufficiente). Nonostante le recensioni demolitrici lette altrove, non sono d’accordo nel definire negativamente questo album, o perlomeno non del tutto.

Sebbene difetti un po’ di originalità, è piacevole da ascoltare. “Rainbow in the dark” è un perfetto esempio di brano hard-rock melodico “made in USA”. Pregevole inoltre la cover dei Def Leppard “When love and hate collide” anche se un po’ soporifera.

Non mi dilungo più di tanto perché non è un capolavoro, e nemmeno il migliore degli Skylark. Ma dato che ultimamente di uscite anche solamente carine ce ne sono poche, è bene dare un opportunità a Wings.

Ultima nota positiva riguarda la copertina, che finalmente non rappresenta più “le meretrici del tempio” spingendo i precedenti compratori a nasconderlo per non passare da affamato pervertito.

Aspettiamo al varco cosa faranno i nostri nel futuro. Intanto apprezziamo la loro onestà nel farci capire che sebbene avessero in passato ottenuto buoni risultati, non era più quello che volevano. La striscia power era conclusa. Promessa mantenuta, su questo non c’è che dire!

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