Bissare il successo di "Final Straw" sarebbe stata impresa ardua per chiunque, gli Snow Patrol l'hanno superato. "Eyes Open" è infatti un bellissimo album, oltretutto baciato da un enorme successo (di consensi e di vendite) planetario (persino negli U.S.A., dove "Chasing Cars" ha spopolato).

I punti di forza di Gary Lightbody e soci (grande senso melodico ed una scrittura pop-rock solida e scorrevole) vengono non solo confermati, ma arricchiti da una qualità di scrittura che sembra sorprendentemente migliorare negli anni (cosa rara da riscontrare nelle compagini di origine anglosassone).

Il primo estratto "You're All I Have" (pezzo moderatamente tirato, sospeso tra il classico coretto "uh uh uh-uh" e il ritornello secco ed incisivo) ha avuto un buona esposizione anche qua in Italia, grazie al suo utilizzo nella campagna pubblicitaria di un noto festival estivo. La successiva "Hands Open" scorre che è un piacere, e si rivelerà il pezzo più rock dell'album grazie al suo giro di chitarra senza fronzoli. "Chasing Cars" è fra le ballate più belle uscite l'anno scorso, il crescendo melodico ed il refrain da accendini sono da brivido, mentre "Shut Your Eyes" è un guitar pop alla Coldplay innocuo ma piacevole. "Beginning To Get To Me" rialza il tiro e ci introduce a "You Could Be Happy", sorta di ninna nanna che sembra accompagnata da un carillon.

Di nuovo Chris Martin fa capolino in una ballata pianistica come "Make This Go On Forver", che comunque esplode in un vortice di chitarra nel bel finale. "Set The Fire To The Third Bar" contempla la gentile partecipazione della "sorella d'arte" Martha Wainwright, è un lento molto particolare giocato sulle due voci dei vocalist che si intrecciano accompagnate da un delicato piano prima e da una particolarissima (ma mai invasiva) ritmica nel finale.
"Headlight On Dark Roads" ricalca lo stilema di "You're All I Have" ma presenta un giro melodico maggiormente d'impatto, non come la bellissima "Open Your Eyes", nutrita di U2 a tonnellate. "The Finish Line" chiude in maniera sommessa un album in cui tutto è al suo posto, e la qualità dei brani proposti è decisamente sopra la media.

Speriamo che Lightbody e compagnia non vadano incontro a quell'imborghesimento artistico che ha colpito senza pietà molti dei loro colleghi più illustri.

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