Raramente condivido il PEGI che troviamo sopra le copertine dei videogiochi, ma "God Of War", che reca infatti un bel 18+, se lo merita tutto, visto che tra squartamenti, sbudellamenti e scene di sesso non si può fare a meno di dire "questo videogioco non è proprio per bambini". Ed è forse per questo che lo considero un caposaldo del genere azione/avventura per PlayStation 2. Pochi giochi sul monolite nero si erano spinti tanto sia in contenuti violenti, sia in trame così ispirate da dire "qua ci devono fare un film".

God Of War è tutto questo: violenza, azione, avventura, una trama favolosa e una grafica che resiste ancora ai segni del tempo. Partendo dalla trama, il protagonista è Kratos, un ex-generale Spartano che per redimersi dai suoi peccati diventa un servo degli dei, i soli in grado di liberarlo dai terribili incubi che lo tormentano la notte. Nel suo viaggio dovrà trovare l'unica arma in grado di uccidere un dio, il vaso di Pandora, per poter fermare l'armata che stringe d'assedio Atene, alla cui testa si trova Ares, il dio con cui Kratos ha un conto in sospeso. Non vi rivelo il resto per l'ovvia ragione di non rovinarvi la splendida trama che fa da contorno a questo videogioco.

Passando alle meccaniche, l'avventura si svolge in terza persona e il nostro eroe dispone di una serie di combo che potranno essere man mano sbloccate con il proseguire del gioco. Le armi principali di Kratos sono le Spade del Caos, due sciabole legate a delle catene retrattili che saranno le nostre maggiori armi d'attacco. Ad aggiungersi ci sono le magie, che pure verranno sbloccate e potenziate con l'avanzare del gioco e diventeranno sempre più devastanti. Fino a qua può sembrare solo un gioco discreto, ma sono i quick time event a renderlo splendido. Molti nemici difatti potranno essere finiti usando una combinazione di tasti da premere a tempo, per poter portare a termine l'esecuzione che varia a seconda del nemico affrontato e certe volte anche in base ai tasti premuti. Corpi che si aprono in dieci modi diversi, teste che saltano e cadono, le possibilità sono vaste e i nemici con cui combattere lo sono ancora di più: arpie, centauri, minotauri, gorgoni, cerberi, ciclopi. God Of War sfrutta le bestie dell'intera mitologia greca e ci regala scontri a dir poco epici.

Il comparto sonoro fa il suo dovere, supportando gli squartamenti con ottimi effetti sonori ed immergendoci nell'avventura con musiche adatte al contesto e tra making off, filmati segreti e costumi alternativi il giocatore non potrà di certo annoiarsi dopo aver concluso l'avventura. Insomma, volete mettere l'emozione che si prova mentre si preme freneticamente il tasto cerchio per affondare la spada nella gola di un minotauro?  Oppure la genialata di usare l'albero maestro di una nave come lancia per uccidere un gigantesco idra? Gli anni passano, ma God Of War non invecchia, anche dopo essere stato plagiato infinite volte e dopo aver introdotto meccaniche che rimarranno fisse nei giochi d'avventura rimane un opera inimitabile e che rimarrà nel cuore di tutti i giocatori che se ne sono innamorati dopo aver visto Kratos strappare le ali ad un'arpia. 

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