Impatto del velivolo su cui veleggiavo verso le mie vacanze: mortacci!
Deraglia il treno su cui facevo la tratta Milano-Caltanisetta: mortacci!
Si schianta tra le fiamme lo Zeppelin e ispira una copertina famosa: mortacci!
Tutto questo è materiale di gran piacere per sua maestà necrofilia Sopore Eterno, che da qui in avanti chiameremo come il suo alter ego italiano Ferretti: Anubis. Bene, Anubis ha iniziato a fare musica fortemente ispirato dall'ossessione della decomposizione delle carni, della catacombale chiamata all'averno, dalla jella più viola che distrugge ogni desiderio residuo di prendere la macchina una domenica e azzardare: "Ma si, stavolta un bel giro a Camogli me lo faccio proprio..." E no! Perché Anubis ti ricorderà che sarà molto probabile l'apparire, improvviso, di un gabbiano all'uscita della galleria, che ti farà scontrare con un pullman di pensionati Altoatesini, causando altresì un effetto domino distruttore del viadotto e della cittadina sottostante. Anubis vede tutto e tutti! Anubis regge i teschi nelle sue mani e ti trafigge gli occhi, Anubis regna sulla devastazione totale, all'alba delle maceria di questo povero mondo postmoderno... Anubis ti fa toccare la patta e tu, all'urlo de "all'anima de li meglio deli mortacci tua", rifletti che l'unico modo per argomentare con Anubis è di evitarlo, non dargli corda, non ascoltare.
Altrimenti finisci vittima dell'inganno... un po' come è successo per quei poveri pensionati che si son fatti fottere da Wanna Marchi e soci, con buona pace del Maestro Do Nascimiento tuttora latitante; il pericolo è alle porte, moriremo tutti sicuramente... Anubis canta piangendo e tu ti sfreghi le parti basse seduto in salotto con una birra Lasko in mano, godendoti il rogo dei vicini che muoiono brutalmente scarnificati dalle fiamme.
Ti esplode la lavatrice e un pezzo dell'oblò ti taglia la carotide? Mortacci!
Il gatto ti ha trasmesso la toxoplasmosi e sei morto di cagatone? Mortacci!
Stai ascoltando una canzone e senti: "Lasciami stare, lasciamiii così..."? Mortacci!
Gran vita quella di Anubis!
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