Max Cavalera colpisce ancora !

Stavolta l'ex-Sepultura ha davvero centrato il bersaglio (come fatto con ottimi album come "Soulfly" e "Primitive") e indurendo leggermente il sound ha sfornato quello che, a mio avviso, è l'album più aggressivo e pesante dell'intera carriera dei Soulfly, un'ottima risposta a la banalità e alla mediocrità di "3" e alla sufficienza di "Prophecy".

Prima di tutto c'è da fare una considerazione, questo album non può essere considerato nu-metal, ci sono traccie nu-metal come "Carved Inside", ma qui è lo spettro dei Sepultura che domina nel disco, oltre alle influenze nuove, Lamb of God ad esempio e vecchie, Slayer! Se nei precedenti album si sentivano i "Sepultura" suonati stile Korn, Slipknot o Coal Chamber, qui abbiamo i "Sepultura" suonati stile "Sepultura" !

Il disco parte alla grande con il terzetto (quartetto se consideriamo l'intro-title track) "Babylon"/ "I And I" / "Carved Inside", ma spacca di brutto anche "Arise Again" (sempre più forte l'odore di reunion ragazzi... avete visto il titolo ?). Anche il portoghese di "Molotov" è d'effetto, in pratica è inutile dilungarci, l'intero album è ottimo e ha il suo "exploit" con "Soulfly V" che sulla scia delle altre "Soulfly", rappresenta l'essenza spirituale e melodica della band.

I Soulfly sono una grande band, che sa quando impressionare e dopotutto trattiamo un grande nome del metal, ovvero Max Cavalera e la sua band ha tutto un futuro roseo davanti a se e "Dark Ages" e uno dei tanti buoni album che può fare viste le sue capacità.

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