Ho avuto il privilegio di poter ascoltare l'intero album De Rerum Satana grazie a un conoscente che è riuscito a procurasene una copia l'anno scorso. Dopo faticose ricerche e sborsando una cifra che a molti potrà sembrare assurda. Di questo vinile sono state stampate e distribuite solo 4 copie. Uscito nel 2020 su etichetta Babe Alone, quello che pare sia l'unico album realizzato da Spectro Panico è una chicca per collezionisti amanti del dark sound di matrice gotica e progressive. Un album senza mezze misure che fin dalle immagini di copertina tiene fede al suo titolo: una donna-demone con corna e ali di cuoio, bendata, la lingua esposta come in uno sberleffo, il corpo nudo; un simbolo non facilmente interpretabile che spicca in varie aree della coprtina e sulla label del 33 giri.
Interessante, a proprosito di copertina, la parte posteriore della stessa. Perché ci propone un vecchio cartiglio vergato a mano con simnboli, glifi, lettere e disegni vari che in parte sono riconoscibili, in parte no. E poi note sulla produzione - ovvero credits - che sono scritte in una lingua vicina al latino, ma che non è latino.Suona più come un miscuglio di dialetti neolatini. Ma è solo una sensazione.
Di fatto solo i titoli dei due lunghi brano sono in latino puro. Il resto è tutto interpretabile vagamente. Qualcosa si capisce, ma non tutto. Quel che invece è chiaro è l'anno di produzione, nonché il fatto che si tratta di un'edizione limitata a 4 copie. Il che spiega almeno in parte l'alto valore di questa rarità. Si parla di cifre intorno ai 2000 euro.
Il contenuto dell'opera è indubbiamente di grande fascino. Un organo liturgico maestoso e oscuro la fa da padrone nella prima parte di De Rerum Satana, la lunga suite del lato A. Organo e poi suoni misteriosi, voci alterate e un'ombra di inquietudine che pervade tutto l'ascolto. De Rerum Satana significa a proposito di Satana o delle cose che riguardano Satana. È abbastanza facile per non dire semplicistico ricondurre a questo concpet il tipo di musica che Spectro Panico (un solista? un gruppo?) ha composto e suonato. Ci sono tutti i crismi del filone dark gotico, come detto. Ma forse bisogna scavare un po' più a fondo e lasciar da parte certi cliché. Qui a me pare che ci sia un sottofondo esoterico che vuole criptare degli enigmi ben oltre l'immediata associazione di idee. La traccia me la offre anche l'abbondanza di segni e scritte indecifrabili della copertina. La musica è una stratificazione di suoni e rumori che forse va ascoltata e percepita in modo non convenzionale.
Il lato B, del resto, trasporta in una zona di sonorità ancora più enigmatica, metafisica. Una rarefazione di atmosfere che controbilancia il massiccio impeto del lato A. In Falso Speculo (trad. nel falso specchio) è un'altra suite che supera i 10 minuti in cui tutto sembra placarsi. In verità il senso di angoscia si amplifica e l'ascolto diventa un'esprienza più trasversale, più psichica, meno evocativa di immagini e semmai invocativa di stati d'animo. Qui se deve esserci una percezione demoniaca sicuramente non passa attraverso una matrice tradizionale. Il sound minimale e ambiguo non ha più apparentamente col gotico. Una foschia peina di disagio avvolge e genera quel tipo di suggestione che ti fa controllare bene che non ci sia qualcuno/qualcosa nascosto alle tua spalle... che ti sta spiando.
Di Spectro Panico non si conosce praticamente nulla se non ciò che si evince dalla copertina del disco e dalla musica. Oltretutto l'etichetta che lo ha stampato è quasi certamente stata creata apposta per produrre questo lavoro. Non è una cosa rara, anzi. nella scena indipendente e di nicchia ci sono migliaia di label discografiche autonome che hanno in catalogo uno o due titoli.
La persona che mi ha permesso di ascoltare De Rerum Satana e mi ha fornito le immagini dell'LP è visceralmente appassionata a questo lavoro. Al di là della cifra pagata per averlo, dichiara che è uno degli album più affascinanti e seducenti che ha nella sua collezione di vinili.
Chi volesse ascoltare uno stralcio del lato A, comunque, lo trova su YouTube senza difficoltà. Il privilegio dell'ascolto - almeno quello - non è rimasto secretato per pochi eletti.

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