Per questo disco, vale la pena di rilassarsi ed ascoltare... Questo è un gruppo che arriva, come un sogno in bianco e nero, dagli anni '70. Un gruppo che amava "rifinire infinitamente" le sue canzoni in studio, cesellarle e lucidarle come preziose gemme. Si narra che il chitarrista Mark Knopfler si fece le sue belle venti sessioni come turnista, prima di dare una versione soddisfacente per i Dan.
La musica raffinata e sempre in evoluzione di Fagen (voce e tastiere) e Becker (basso) prende spunti dal jazz, dal blues, dal rock e dal R&B per creare un insieme unico per originalità ed, ancor di più, per godibilità. Il loro suono è cristallino, pulito, tirato a lucido. Non sentiamo mai una nota fuori posto, uno strumento in più, un cantato eccessivo. I loro cd vanno, solo, messi sul lettore, poi, non resta che accomodarci in una poltrona a sorseggiare un fresco drink sotto una veranda in un torrido pomeriggio d'estate. O in alternativa, accovacciati nel sedile di pelle di una Mustang lungo la fifth avenue di NewYork, con una bionda a fianco, mentre la pioggia gelida ticchetta sul parabrezza. Se non si è ancora capito, la musica degli Steely Dan è di altissima classe, è come uno spumante secco in cui si riescono a contare tutte le bollicine del perlage mentre salgono in superficie.
Di questo disco non è giusto citare una canzone piuttosto che un altra. La qualità delle composizioni è altissima ed è considerato senza dubbio il capolavoro della band. Ricordo la sinuosa e altera "Rikki Don't Lose That Number" con sonorità fusion ed un riff di piano coinvolgente. Poi il funky di "Night By Night" con un sottofondo straordinario della chitarra di Jeff Baxter. Ed ancora "East St.Louis Toodle-oo", una dolce rivisitazione di un classico di Duke Ellington, vecchio jazz da immagini virate in seppia. La title track "Pretzel Logic", un blues notturno, elegante e raffinato. Si sente, in questo brano, tutta - immensa - l'arte del gruppo.
La loro modernità e versatilità sono ancora portentose. Anche oggi, a risentirle, le loro composizioni non fanno la figura di quelle signore, oramai vecchie, che si imbellettano per sembrare più belle e giovani. Sono, semplicemente, di una leggiadria eterea.
Grandi. "You go back - Jack - do it again"
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