Oggi, sono qui per confidarmi con te caro DeBaser. So bene che tu sei in grado di capire noi consumatori accaniti di "cose recensibili". Pertanto, sono certo che riuscirai a capire anche me e magari anche a tirarmi un po' su di morale.

Vedi c'è questo libro di una certa "Stephenie Meyer" che... cioè in realtà ce ne sono quattro, ma io ti parlerò solo del primo di questa saga: "Twilight" si chiama.

Ecco, questo libretto mi ha depresso profondamente. Avevo cominciato la lettura speranzoso di trovarmi di fronte una storiella gradevole, scorrevole, fluida, senza pretese o emozioni durature. Ma vedi, caro D., più andavo avanti più una opprimente insofferenza mi angosciava. Non capivo, ancora non riesco a capire come mai un libro "così" poteva essere passato fra le maglie severe dell'editoria. Questo libro abominevole era stato pubblicato! Sì, non poteva essere altrimenti visto che lo avevo fra le mani: un'incubo reale, fisico, tangibile di tante, troppe pagine (400 e passa) che svolazzavano sotto i miei polpastrelli sensibili.

Ma vedi, Deb, permettimi di chiamarti così, non sono un lettore alle prime armi, so bene, fin troppo, che di libri orripilanti ci si riempiono hangar interi. Quello che veramente non mi fa dormire la notte è il viscido pensiero che questo libro sia un fottutissimo vomitevole best-seller! Capisci? Orde di ragazzine lo hanno comprato e ci hanno fatto pure un film! Proprio come un libretto di un tale Moccia qualche anno fa che tuttavia non voglio trattar male perchè, e qui non ti prendo in giro Deb, il lavoro di Moccia al confronto è qualcosa di molto più dignitoso. AAARGH! Ti prego Deb credimi: non fare quella faccia, calmati! Non sto scherzando...

Ora ti spiego. "Twilight" spiegato in due parole è questo: la bella e la bestia dei giorni nostri; con alcune differenze, ovvero, la bella è una ragazzina 17enne (di nome Bella, guarda un po') molto anonima e rompipalle e la bestia è un vampiro di nome Edward. Vampiro, hai afferrato giusto, Big D. E non un vampiro semplice bensì un vampiro bello, bellissimo, strafighissimo, super-mega-ultra-iper bonazzone "bagna-mutandine", la cosa più arrapante che abbia mai messo piede nel nostro sistema solare. Perlomeno la Meyer ci tiene molto a farci sapere (specialmente se a leggere il libro è una ragazzina under 18, o meglio, esclusivamente, visto che sto libro è praticamente un Harmony) che questo Edward è davvero una roba assurdamente perfetta sul piano estetico, tanto che, a staccare e ricopiare su dei fogli a4 le frasi di elogio, se ne riempirebbero almeno 10. 

Ripetitivo, da morire, fidati DB. Certe parole la Meyer le usa in modo nauseante addirittura: ti sfido a contare le volte in cui dice "immobile", "perfetto", "sussurrare", "sorriso sghembo" o "freddo". 

Non solo, i personaggi sono la cosa più ridicola con cui mi sia confrontato nella mia non esigua vita da lettore: fantocci, monocromatici per giunta. Bella è la classica teenager imbranata cagacazzi asociale e senza nerbo, così tante teenagers che sono, probabilmente, alla loro prima esperienza libraria ci si possono raffigurare senza problemi. Del vampiro si sa solo che ha 108 anni ma ne dimostra 18 ed è, come ho gia detto, la cosa più scopabile dell'universo, per il resto pare non abbia la minima personalità. L'unica caratteristica particolare che ha è che alla luce solare mica si scioglie come la strega del mago di Oz, no, al sole diventa sbrilluccicoso e, se possibile (ma non credo), ancora più strafighissimo. 

La storia? Ah, sì dimenticavo in teoria ci dovrebbe essere. Ma sappi bene che, o Debbi, una coerenza narrativa non c'è assolutamente è inutile sforzarsi a cercarla nascosta fra le pagine: non c'è. Il "racconto" è strutturato in questo modo: per le prime 350 pagine c'è un prologo... non sto scherzando ...nel quale Bella si trasferisce a Forks, cittadina di montagna americana (non so se esiste sul serio, guardate voi), dove abita il padre (genitori divorziati) che lei per tutto il tempo chiama col suo nome di battesimo (Charlie...). A Forks Bella va a scuola conosce un po' di ragazzi che se la vorrebbero fare e, soprattutto avvista Edward che però non se la fila. Come mai? Presto spiegato: Edward trova un'attrazione particolare per Bella, infatti, vorrebbe succhiarle il sangue, ma in qualche modo non vuole farle del male e tiene le distanze. Alla fine Edward riesce a trattenere i suoi istinti vampireschi, i due fanno amicizia, poi diventano amanti (anche se si baciano pochissimo e una volta Bella sviene pure mentre stanno limonando!? Immaginate dove potrebbe finire la vostra autostima se una ragazza facesse così con voi), lui le presenta la sua vampirosa famiglia e poc'altro.

Per il resto nelle ultime 50 pagine succede qualche casino noioso e poco chiaro, così di botto senza nessun avvertimento. Ma questo, vecchio D, è assolutamente irrilevante perchè non penso riuscirai ad arrivare oltre la metà senza frullare l'osceno libello fuori dalla finestra. Io l'ho finito e guarda in che condizione sono. Vabbè, Debaseruccio, la finisco qui sennò magari ti incuriosisci e lo leggi... Non perderci tempo e denaro. Comprati "Ho voglia di te" almeno là ti diverti e c'è pure qualche scenetta di sesso, vecchio marpione. In più è raccontato al presente quindi è pure scorrevole, non come questa roba che sembra che la tizia riguardi una cassetta del suo passato specificando esattamente come si sentiva in ogni singolo istante spaccapalle della sua noiosa storiella col Mister Draculuniverso.

Oh, uomo avvisato...

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