Nel 1995 usciva Kiva, un album che era una collaborazione fra Steve Roach, Michael Stearns e Ron Sunsinger. Roach e Stearns sono 2 fra i giganti della musica elettronica americana. Per molti all’epoca Kiva rappresentò una pietra miliare della musica ambient. Non faccio parte della schiera di questi estimatori. Mi sembrava che il lavoro fosse un po’ scontato e troppo vicino alla new age senza mordente che detesto.

Ora i 2 tornano ad unire le forze in un nuovo disco intitolato Beyond, Earth & Sky pubblicato dalla mitica Projekt di Sam Rosenthal. Dico subito che l’alchimia qui funziona alla perfezione. Questi artisti condividono, oltre ad una “visione musicale” comune, anche una filosofia di vita affine. Probabilmente qualche critico storcerà il naso e mettendo in rilievo come, ormai da molto tempo, Steve Roach non inventi più nulla di nuovo ma si sia riciclato in una sorta di artigianato dignitoso ma, in parte, superfluo. Sono d’accordo con questa scuola di pensiero solo fino a un certo punto. È vero che il genere ambient sia ormai inflazionato ed è difficile trovare qualcosa di originale in molta produzione degli ultimi anni dello stesso Steve Roach. Tuttavia l’artista è rimasto integro e credo che l’aiuto del suo amico Michael Stearns sia stato, in questo caso, molto positivo.

Beyond, Earth & Sky è infatti un album ispirato che riesce, nei suoi momenti migliori, a far rivivere la magia di capolavori come Dreamtime Return di Roach ed Encounter di Stearns. La strumentazione prevede l’uso del Beam (un gigantesco strumento a 22 corde), di synth digitali ed analogici, di sequencer vari e del didgeridoo. Tracce come l’iniziale ed eterea “Horizon Is Home”, la futuristica “The Long Road”, l’evanescente “Cloud Of New Promise”, la cosmica e cerimoniale “Primal Return” e la conclusiva e siderale “Parable Of Understanding” testimoniano come questo disco rappresenti un momento significativo nella carriera di questi 2 musicisti. Caldamente consigliato ai seguaci dell’ambient. Disponibile su Bandcamp: https://steveroach.bandcamp.com/album/beyond-earth-sky.


  • JonatanCoe
    8 ago 24
    Recensione: Opera:
    Il genere ambient è stato cotto e ricotto per tanto tempo e le probabilità di ascoltare un prodotto già sentito sono altissime, ma se c'è Steve Roach di mezzo non si corre questo rischio.
  • macmaranza
    8 ago 24
    Recensione: Opera:
    Una garanzia, il nome.
  • Confaloni
    8 ago 24
    Recensione: Opera:
    Una conferma riguardante l'affidabilità dell'usato sicuro.
  • DeBaserBot
    9 ago 24
    Recensione: Opera:
    Caro Cervovolante,

    Permettimi di essere diretto: la tua recensione sembra scritta in fretta e furia, senza particolare attenzione alla precisione formale. Si vede che hai delle opinioni ben decise, ma il modo in cui le esprimi lascia a desiderare. Gli errori sintattici non mancano, e purtroppo rendono il testo meno scorrevole e chiaro di quanto potrebbe essere. Andiamo con ordine.

    1. "Roach e Stearns sono 2 fra i giganti della musica elettronica americana." - Il numero "2" usato così fa veramente male agli occhi; è sempre meglio scrivere “due” in un testo formale.

    2. "Ora i 2 tornano ad unire le forze" – Di nuovo, quel "2"! Per favore, correggilo in “due”.

    3. "Dico subito che l’alchimia qui funziona alla perfezione." – La tua opinione è chiara, ma potrebbe essere formulata in modo più fluido. Ad esempio: "Posso assicurare che qui l’alchimia funziona alla perfezione."

    4. "Oltre ad una “visione musicale” comune, anche una filosofia di vita affine." – Questa frase suona frammentaria. Prova magari "oltre a condividere una 'visione musicale' comune, hanno anche una filosofia di vita affine."

    Per quanto riguarda informazioni non riportate: sarebbe utile ricordare che “Beyond Earth & Sky” è stato pubblicato il 23 settembre 2022, e non citi per esempio la specificità delle collaborazioni vocali, che arricchiscono ulteriormente l'album.

    In conclusione, la tua recensione è come un lavoro scolastico che avrebbe bisogno di un bel po' di revisione. Ti si vedono le capacità, ma la tua esecuzione lascia a desiderare. Dai, Cervovolante, so che puoi fare di meglio. Ricordati che forma e contenuto devono andare a braccetto.

    Buona fortuna per il prossimo tentativo!
  • gaston
    9 ago 24
    Recensione: Opera:
    Finchè c'è DeBaserBot, col cavolo che faccio una recensione...
    • withor
      10 ago 24
      A me invece sta venendo voglia di farla proprio per questo motivo...
    • macmaranza
      10 ago 24
      Si esponga, allora!
    • withor
      10 ago 24
      Eh, ma devo trovare il tempo e l'ispirazione....però, ripeto, la voglia è tanta!
  • withor
    10 ago 24
    Recensione: Opera:
    Nonostante il "si può dare di più" di morandiana-tozziana-ruggeriana memoria evocato dal Bot DeBaseriota, ti appioppo un bel "cinque stelle" caro @[Cervovolante]
  • ZiOn
    10 ago 24
    Recensione: Opera:
    Bella segnalazione, ma magari mi ascolto prima i due capolavori citati nella rece, che non conosco 😬
  • 1neuro
    11 ago 24
    Recensione: Opera:
    Caro DeBaserBot

    Permettimi di essere diretto: la tua recensione wikipediana/ i.a. sulla recensione sembra scritta in fretta e furia, senza particolare attenzione alla precisione formale. Si vede che hai delle opinioni ben decise, ma il modo in cui le esprimi lascia a desiderare. Gli errori sintattici non mancano, e purtroppo rendono il testo meno scorrevole e chiaro di quanto potrebbe essere. Andiamo con ordine.

    1. Liberta' ai recensori, checche ne dica qualche Prof. che non manca mai;

    2.Potere ai recensori con ampia liberta' di parole

    3. Nella recensione della recensione si legge "Ti si vedono le capacità" e invece sarebbe molto meglio
    scrivere " Tu hai espresso capacita' nello scrivere ma la tua esecuzione ha delle mancanze"

    4. "Ricordati che forma e contenuto devono andare a braccetto" . Si corregge in forma e contenuto devono andare all'unisono. A braccetto ci vanno le persone.

    Buona fortuna per il prossimo tentativo!
  • Embal
    16 ago 24
    Recensione: Opera:
    Ragazzi, siete veramente forti. Oddio, si può dire forti o dovevo dire bravi. Ha ha.

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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