• Voto:
Cosa dire del primo album da solista del nostro caro buon (vecchio) Steven?? Una cosa prima di tutto va detta, date tempo a questo disco di penetrare nelle vostre menti. Ovviamente i fan del porcospino rimarranno un pò spiazzati dal questo disco. Di diretto, e per diretto intendo il modo in cui la canzone cattura l'ascoltatoe, c'è solo l'open track "harmony korine", il resto tranne qualche spunto, è puro trip. Wilson intraprende anche una battaglia contro l'i-pod, reo di sacrificare la qualità delle canzoni, per renderle come un oggetto usa e getta. Non è che abbia tutti i torti, addirittura il suono di 33 giri è migliore dei cd quindi figuriamoci....
Ma parliamo del disco in questione. Dopo l'ascolto appunto di questa traccia iniziale che rimanda non poco ad echi del suo gruppo di origine, ci si fionda in canzoni ricche di atmosfere e suoni surreali. L'egregio lavoro del signor Harrison alla batteria è da incorniciare, degna spalla di questo folletto prog, ma non vanno dimenticati anche Tony Levin e Jordan Rudess. Penso che narrare quest'opera facendo il track by track sia inutile, perchè l'ascoltatore viene catapultato in un orbita fatta di luci, emozioni, suoni ed echi di nostalgia. Non mi va di stare qui a scocciare tutti con le mie odi per questo immenso artista.
Ascoltatelo, amatelo, entrateci dentro. Posso anche sbagliarmi, sicuramente molti liquideranno questo disco, definendolo palloso, lento, ecc. Di non facile ascolto sicuramente vero, ma opera che brilla di luce propria. GRAZIE STEVEN
Elenco tracce testi samples e video
04 Veneno Para Las Hadas (05:57)
When you're young you're sleeping
With the love you're feeling
Waking up to evening
To the pulse you're breathing
Nothing left, just ember
Only we remember
A bottle not for sharing
Poison for a fairy
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di Tattone
"Insurgentes è sicuramente il disco più cupo e sperimentale di tutta la discografia solista di Wilson."
"Gli arrangiamenti sono eccezionali e le linee degli strumenti si mescolano piacevolissimevolmente fra loro rapendo l’ascoltatore."
