Non so che effetto vi faccia leggere un bel libro.

Io in genere tendo al menefreghismo. Me ne strafotto di tutto e di tutti. Mi crogiolo nella totale indifferenza verso ciò che mi circonda. E leggo, nient'altro.

Ecco, l'ho fatto proprio in questi ultimi giorni. Ho mandato a fanculo Kierkegaard, Manzoni, Petronio, il teorema di Weierstrass e mille altre cose. Mi sono dimenticata di pranzare per due giorni di fila. Non ho steso il bucato né caricato l'altra lavatrice. Non ho nemmeno sentito le urla di mia madre quando, tornata dal lavoro, s'è ritrovata una montagna di panni da stendere. Era piuttosto contrariata. Pazienza, io dovevo leggere.

"Uomini che odiano le donne", ecco il colpevole, la causa di tutto. Primo capitolo della trilogia "Millennium", pubblicato postumo nel 2005 in Svezia (Larsson era morto improvvisamente nel 2004 in seguito ad un infarto) e apparso in Italia per la prima volta nel 2007, il libro ha venduto più di 8 milioni di copie in Europa, 2,7 milioni solo in Svezia, 1,5 milioni in Francia, è stato tradotto in più di trenta paesi e bla bla bla, potrei andare avanti con altre millemilamilioni di cifre esorbitanti. Insomma, un successo internazionale.

Mah, di solito non mi fido troppo di numeri e statistiche. A volte, anzi ultimamente piuttosto spesso, vale l'equazione: alto n° di copie vendute + innumerevoli grida di giubilo = grandissima stronzata.

Errore, questa volta no. Per fortuna.

Scorrevole, coinvolgente, avvincente al massimo, leggero nonostante le quasi 700 pagine, diretto e crudo al punto giusto, "Uomini che odiano le donne" è un gran bel libro, che trova specialmente nei personaggi i propri punti di forza.

Su tutti, svetta la figura di Lisbeth Salander: mezza anoressica, psicologicamente disturbata, asociale, disadattata, giudicata incapace di intendere e di volere, ribelle, hacker e pirata informatico, estremamente intelligente, vittima di un passato e un presente violenti, nonchè uno dei personaggi letterari più affascinanti che abbia mai incontrato.

La trama non ve la anticipo, in primis perchè è troppo complessa, in secundis perchè sono una stronza. Non è vero, è che non voglio togliervi il piacere di cercarvela da soli. Altrimenti che gusto c'è?

Leggetelo.

Al libro schiaffo un bel 4 e mezzo che arrotondo a 5, poichè non solo mi ha permesso di staccare la spina per un po', ma si è anche rivelato un valido motivo per rifiutare un favore ad un'idiota che non se lo meritava.

Sono proprio una stronza.

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