Per tutta una serie di motivi le possibilità di vedere la Strana Officina dal vivo sono abbastanza risicate e da tempo il gruppo livornese preferisce concedersi solo in occasioni ben precise.

La "scusa" per questo minitour è la pubblicazione di un box commemorativo contenente il repertorio storico dell'ensemble toscano, cofanetto che di fatto rende nuovamente disponibili i primi dischi della Strana, per intendersi quelli su cui suonavano i mai troppo compianti fratelli Cappanera. Il tutto, naturalmente, è arricchito da materiale bonus, con demo e pezzi dal vivo che vanno ad impreziosire un'uscita che farà la felicità degli appassionati del metal italiano degli anni d'oro. Un'operazione simile fu effettivamente già proposta anni fa, in occasione del cofanetto "La Storia", ma in quel caso si trattava comunque di dischi in vinile e quindi per forza di cose limitata ad un pubblico abbastanza ristretto, mentre invece queste ristampe in cd potranno andare incontro anche alle esigenze di chi a casa non ha (ancora) un giradischi.

L'appuntamento è stato quindi presso il Colony di Brescia, locale che negli ultimi mesi è diventato vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di rock duro del nord Italia, con una ricca programmazione che, per un volta, da tantissimo spazio a gruppi che fanno musica originale e non agli ormai onnipresenti (e pessimi) gruppi di tributo. La precedente incarnazione del locale, in quel di Travagliato, non ebbe troppa fortuna anche, a quanto pare, a causa di amministrazioni comunali non troppo lungimiranti: speriamo che stavolta le cose vadano meglio. A differenza dei concerti precedenti, questo Metal Man Tour ha il pregio di presentare una scaletta assai rimaneggiata, dando la possibilità, più unica che rara, di ascoltare finalmente dal vivo molti dei primi brani della Strana Officina nella loro versione in italiano.

Tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta, infatti, la lingua usata per le liriche era l'italiano, al quale venne poi preferito l'inglese sperando di poter ampliare il proprio mercato anche verso l'estero, cosa che poi di fatto non avvenne. Molti dei brani arrivati su vinile in inglese non erano altro che nuove versioni di pezzi originariamente concepiti nella lingua madre e rimasti, almeno in quella fase embrionale, a livello di demo. Tutto questo materiale fu finalmente tirato fuori dai cassetti nel 2008, in occasione del precedente cofanetto in vinile ed ora è anche approdato su cd, quindi la scaletta del tour non poteva non essere incentrata su questi pezzi che, nonostante il valore, non solo storico, non avevano mai potuto godere di una buona promozione. I brani del più recente "Rising to the Call", album che quattro anni fa di fatto ufficializzò l'attuale corso dei livornesi, sono quindi stati estromessi dalla scaletta della serata, così come poco spazio è stato lasciato ai pezzi in inglese in generale. E' inutile ribadire per l'ennesima volta che la Strana Officina dal vivo è una macchina da guerra, potendo godere tra le proprie fila di alcuni dei musicisti più preparati in circolazione.

La sezione ritmica Enzo Mascolo-Rolando Cappanera detta i tempi sui quali poi Dario Cappanera imposta i suoi assoli, anzi, su cui ripropone ottimamente quelli che trent'anni fa furono di suo zio Fabio. Dal canto suo Bud Ancillotti è un animale da palco, tra l'altro in questi giorni in uscita con l'album d'esordio di un'altra sua creatura, gli Ancillotti, con cui continua a sfornare bordate di heavy metal oggi come venticinque anni fa. I classici si susseguono senza soluzione di continuità per due ore filate e, come al solito, dispiace constatare come gruppi del genere avrebbero dovuto godere di ben altra notorietà, ma, considerando anche i mezzi del metal italiano degli anni Ottanta, il fatto che al giorno d'oggi un gruppo come la Strana Officina sia ancora in giro è da considerarsi quasi un mezzo miracolo.

A ripensarci non par vero, ma da quella serata al Gods of Metal dell'ormai lontano 2006, che voleva essere un evento unico che avrebbe dovuto chiudere in maniera definitiva la carriera della Strana, sono già passati otto anni, e oggi ci ritroviamo per l'ennesima volta sotto un palco, su e giù per il Nord Italia, con la stessa voglia, le stesse emozioni, corna al cielo, come se avessimo ancora quattordici anni. Poi ti fanno notare che gli anni ormai sono ben il doppio, ma almeno per quelle due ore non ci fai nemmeno troppo caso e alla fine va bene anche così. Gruppi come la Strana Officina se non ci fossero bisognerebbe inventarli, nel frattempo che sono ancora in giro il consiglio è sempre lo stesso, se capitano dalle vostre parti non perdeteveli. 

Strana Officina: 

Bud Ancillotti, voce

Dario Cappanera, chitarre

Enzo Mascolo, basso

Rolando Cappanera, batteria

 

Scaletta: 

1- Profumo di Puttana2- Vai Vai3- Sole Mare Cuore4- King Troll5- War Games6- The Kiss of Death7- Soldato/ Falling Star8- Guerra Triste9- Non Sei Normale10- Luna Nera – Piccolo Uccello Bianco11- Metal Brigade12- Autostrada dei Sogni13- Viaggio In Inghilterra14- Officina  
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