Il progetto Subliminal Crusher è iniziato nel 2002, e le intenzioni del quintetto tricolore sono state da subito chiare: Metal violento, diretto...DISTRUTTIVO!
Si mettono in evidenza con esibizioni live (in compagnia con Necrodeath ed Entombed), segnalandosi per per abilità tecnica, ma sopratutto compositiva. 2005. Finalmente nasce il loro primo Album: Antithesis. Per descriverlo al meglio dico che è un'autentica "mazzata tra i denti"!... Thrash Metal con influenze "Sepulturiane", e sopratutto mai monotono, e capace di far rimanere l'ascoltatore in delirio per tutta la durata dell'album. Il disco inizia con sonorità extraterrestri (fischi e roba varia), accompagnate dalle urla selvagge di Tooz, seguito da un super-riffone, e quando parte la sessione ritmica il quadro è completo: siamo davanti ad un disco estremo che spara di brutto!A mio avviso "Affection" è il pezzo che prende di più, quello che simboleggia l'essenza dell'album, ma segnalo anche "Technocratic" e "Slavery" (con un inizio che ricorda Cavalera e co.), ed il tutto si conclude con "Into the pit", cover dei Testament. Grandi prove per i componenti dei S.C. : la voce di Tooz è sempre potente e a tratti accompagnata da cori selvaggi; i due chitarristi, Elvys e Hatewerk, sono una forza della natura, con i loro riffoni spaccatutto ed assoli sempre belli e mai scontati; la batteria martellante di Rodeath è una colonna portante e fondamentale; infine spendo parole d'elogio per il bassista, Jerico, che riesce a dare quella spinta in più a tutto l'insieme (con distorsioni ed effetti cattivissimi!).
Per gli amanti del Thrash metal, e della musica estrema in generale, questo è uno di quei dischi fondamentali, che non teme la concorrenza dei mostri sacri... ANZI!
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