Natale è passato da poco, col suo greve materialismo e un climax onnipresente di glamour familiare… ciò nonostante c'è sempre qualcosa che fa passare in secondo piano ricchi premi (regali) e cotillons, ed è la naturale dimensione della Festa, se vissuta nell'umiltà delle emozioni e non soltanto del Rito fine a se stesso.
Qualcuno, come me, avrà avuto la fortuna di imbattersi nei negozi alternativi di un album collettivo splendido, "All children in school", i cui ricavati verranno devoluti per costruire una scuola in Africa: non è solo un bel gesto da fare alla persona cara o una buona azione, ma anche un bell'album di musica etnica.

Con qualche difficoltà, si trova nei negozi anche il box "Songs for Christmas" di Sufjan Stevens, e mi meraviglia sapere che nessuno l'abbia ancora recensito: costa pochissimo (circa 30 euro), dura molto, consta di ben 5 cd per un totale di 42 canzoni, e manco a dirlo è bello da impazzire.

Che sia una naturale (o pregiudiziale?) diffidenza verso la tradizione consolidata dei dischi di Natale? Beh ragazzi. vi sbagliate in pieno: a meno che non siate recidivi a tutto ciò che riguarda il Natale, ma questo cofanetto è una vera meraviglia, un contenitore di ottima musica, oltretutto realizzato con una semplicità minimale che disorienta e affascina ancor più, vista la sua veste tipicamente informale.

Diviso in 5 rispettivi album, "Noel" (2001), "Hark!" (2002), "Ding! Dong!" (2003), "Joy" (2005) e "Peace" (2006). "Songs for Christmas" altro non è che la summa degli ep natalizi che il cantautore di "Illinoise" regalava ai figli ogni anno, per Natale. L'impatto non è solo gradevolissimo, ma infonde una sensazione di vero benessere, e (per una volta) di autentica spiritualità, incarnando un'apologia della festa ma anche dell'inverno: il piacere incantato di una favola dei fratelli Grimm davanti a un caminetto acceso, l'armonia familiare in una fredda giornata di dicembre, il gusto per l'antico rituale degli affetti domestici.

Si respira tutto questo, in questi cinque album, mentre Stevens conferma il suo straordinario talento strimpellando note acustiche che fanno pensare talvolta a Donovan, altre ancora a Devendra Banhart, a John Martyn e soprattutto a quel grandissimo eremo del pop adulto che è Brian Wilson: probabilmente, se dovessi indicare un'analogia musicale riverente, una sola, nella musica di Stevens non potrei fare a meno di ricordare i Beach Boys di "Pet Sounds", o persino i Love di "Forever Changes". Ma anche il folk irlandese (degli anni Settanta "O come o come Emmanuel"), gli XTC ("Come on! Let's boogey to the Elf Dance!"), Jonathan Richman, Satie (soprattutto nelle partiture strumentali). Anche classici natalizi come "Jingle bells" vengono rivisti in una veste diversa, quasi post-moderna, pur mantenendo inalterato (e questo è davvero un equilibrio magico) il loro "puro" tradizionalismo.

Personalmente ho un debole per l'album "Hark!", che contiene l'incantevole "Put the lights on the tree" cantata da Stevens insieme ai figli, e il traditional "Come thou fount of every blessing", che sembra a tutti gli effetti una cover di "Will the circle be unbroken?" di Dylan rivisitata in chiave acustica (finale in dissolvenza, con la voce di Stevens che, come il vento, si dirada a poco a poco).

Insomma, ecco l'esempio di come un ameno divertissment rischi di diventare la summa più autorevole delle qualità di un artista, e oltretutto (lo ribadisco) un prodotto di eccellente fattura. Sarebbe limitativo indicarlo come "uno dei più bei dischi di Natale degli ultimi anni", anche perchè queste canzoni, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, una volta ascoltate suoneranno a lungo a casa vostra.

Probabilmente vi accompagneranno fino alla prossima primavera, e per una volta rimpiangerete l'inverno appena trascorso.

Elenco tracce e testi

01   Silent Night (00:47)

02   O Come O Come Emmanuel (03:59)

O come, O come, Emmanuel
And ransom captive Israel
That mourns in lonely exile here
Until the Son of God appear
Rejoice! Rejoice! Emmanuel
Shall come to thee, O Israel.

O come, Thou Rod of Jesse, free
Thine own from Satan's tyranny
From depths of Hell Thy people save
And give them victory o'er the grave
Rejoice! Rejoice! Emmanuel
Shall come to thee, O Israel.

O come, Thou Day-Spring, come and cheer
Our spirits by Thine advent here
Disperse the gloomy clouds of night
And death's dark shadows put to flight.
Rejoice! Rejoice! Emmanuel
Shall come to thee, O Israel.

O come, Thou Key of David, come,
And open wide our heavenly home;
Make safe the way that leads on high,
And close the path to misery.
Rejoice! Rejoice! Emmanuel
Shall come to thee, O Israel.

O come, O come, Thou Lord of might,
Who to Thy tribes, on Sinai's height,
In ancient times did'st give the Law,
In cloud, and majesty and awe.
Rejoice! Rejoice! Emmanuel
Shall come to thee, O Israel.

03   We're Goin' to the Country! (feat. Matt Morgan) (02:19)

04   Lo! How a Rose E'er Blooming (03:34)

Instrumental

05   It's Christmas! Let's Be Glad! (01:58)

06   Holy Holy, Etc. (00:39)

07   Amazing Grace (04:00)

Amazing Grace! How sweet the sound
That saved a wretch like me!
I once was lost, but now am found
Was blind, but now I see.

'Twas Grace that taught my heart to fear,
And Grace my fears relieved.
How precious did that Grace appear
The hour I first believed.

Through many dangers, toils, and snares
I have already come.
'Tis Grace hath brought me safe thus far
And Grace will lead me home.

When we've been there ten thousand years
Bright shining as the sun,
We've no less days to sing God's praise
Than when we'd first begun.

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