E' comune, tra le bands al debutto, ispirarsi marcatamente ad una ristretta schiera di artisti per definire il proprio sound. Le influenze possono essere marcate sino a rasentare il plagio, ma nel migliore dei casi si riesce a trovare una via sonora efficace e personale. Questo CD autoprodotto, e registrato benissimo, degli Sweet Violence trova un compromesso tra queste due vie, pendendo tuttavia verso la seconda: i cinque brani del disco, infatti, riescono a portare alle orecchie dell'ascoltatore un buon amalgama tra sonorità violente post-grunge e personali soluzioni strumentali. La voce carica e potente della cantante Camilla (i restanti membri sono Elena al basso, Masi alla chitarra e Pigio alla batteria) li colloca in territori riot-grrl (L7, Hole, Bikini Kill), e l'intensità
trasmessa è invidiabile per un gruppo all'esordio che tuttavia necessita ancora di un pò di maturazione.
Con il tempo, sono sicuro che miglioreranno ancor di più.
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