Immaginatevi i primissimi Pink Floyd, impastateli con gli Hawkind più spaziali e buttate questo magma sonoro dentro scenari doom/proto black metal. Ecco questo è quello che più si avvicina ad una
spiegazione della musica suonata dai Tarantula Hawk.
Anche questa volta la Neurot fa uscire un album "sui generis" di musica marziana e inclassificabile. E' il loro secondo album e come il primo
non ha titolo ne' nomi delle canzoni. Nemmeno una parola, non un sussuro solo un flusso continuo e malvagio spesso atonale di drone claustrofobici, chitarre grezze e cangianti, tastiere vintage spaziali, basso superdistorto. La batteria sembra che provenga da un piano d'ascolto più distante, quasi sgraziata nel suo incedere che a volte si
blocca per lasciare spazio a momenti completamente sorretti dai sintetizzatori che non possono non ricordare i migliori Tangerine Dream (quelli di Alpha Centauri e Zeit per intenderci).
Dentro tutto ciò spuntano come funghi preziosi ricami melodici che fanno rifiatare, lasciano l'ascoltatore per qualche secondo fluttuante e incredulo per
poi rituffarsi in questo vero e proprio viaggio musicale.
L'effetto che provocano è da fine del mondo. Paura, angoscia, ansia ma anche senso di vuoto, straniamento, allucinazione uditive. La musica del trio di San Diego (con ex-membri dei Locust forse il progetto grind più folle del pianeta) segue traiettorie imprendibili per poi lasciarsi trasportare dentro "mondi" quasi post-rock ma anche in ambienti black-metal a dir poco visionari.
Come suona questo disco lo dice tutto la copertina: immaginatevi uno sguardo fisso sull'orizzonte che si muove in modo accelerato.Tutto poi sembra di nuovo rifondersi dentro la loro stessa musica creando emozioni strane e innaturali. Un disco insomma che ha piani d'ascolto multipli e incastrati tra di loro ma
allo stesso tempo diversi e da scoprire un po' alla volta.
Cinque tracce fuse inscidibilmente tra di loro che cercano (e secondo me ci riescono in modo formidabile) di portare l'ascoltatore in territori tristi e desolati facendogli però sanguinare i padiglioni auricolari. Non mi resta quindi che consigliare l'ascolto dicendo che ultimamente la band ha messo in download gratuito l'intero album sul proprio sito!!
Innovativi, visionari, imperdibili...
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