Vi è mai capitato di essere catapultati fuori da un folle treno in corsa e sentire lo stridore dei binari che si accartocciano su sè stessi mentre il convoglio salta giù da una scarpata e tutto diventa in un microsecondo caos e devastazione?

Io ho provato questa sensazione ascoltando “Help” (2022) dei Teething, misconosciuta band spagnola con all’attivo altri due full-length e in attività da circa dieci anni, che ha condiviso i palchi con gente del calibro di Napalm Death e Magrudergrind.

Il caos espresso in musica da questo gruppo riguarda un frullatore impazzito di frammenti grindcore, scapocciate metalcore e ampie dosi di hardcore e power-violence, con un cantato che non trattiene mai la sua rabbia, anzi la fa esplodere tutta quanta. Senza perdere un grammo di cattiveria o di malignità.

Vengono fuori quindi 14 brani per 37 minuti di durata e pezzi come “Devouring Friendship” e “Striking Fires” con il loro procedere a rotta di collo, con le iniezioni di adrenalina power-violence e le dosi letali di grindcore e hardcore fanno cadere in terra esausto l’ascoltatore, tanto la materia sonora è violenta. Ma non c’è spazio per rifiatare infatti brani come “Pinoy Justice”, “Upside Down Bat”, “Beth” e “Your Band Sucks” estremizzano a tal punto il concetto di metal estremo con i loro attacchi e le loro ripartenze furiose che come concetto il “metal estremo” non basta forse più. Si sfocia nel puro power-violence fine a sè stesso.

Il brano migliore del lotto è “Roach Apartment” che nei suoi cinque minuti concretizza tutto il miscuglio selvaggio di generi che questi Teething propongono all’ascoltatore, riff di chitarra concitati e sbattuti in faccia all’ascoltatore, batteria e ritmica sul punto di esplodere e vocals urticanti e fuori controllo. Abbiamo solo il tempo per rifiatare con una ballad acustica chitarra e voce di un minuto e quindici secondi (Weissenborn Song I: An Introduction”), mentre l’ultimo pezzo (“Weissenborn Song II: A Farewell Letter To George”) non fa che confermare l’asprezza di questa musica difficile da sopportare anche per il metallaro o il grindster più tenace.

Tutto questo confezionato con cura dalla sapiente Selfmadegod Records, anche se l’artwork lascia un poco a desiderare.

Allora siete pronti a timbrare questo biglietto e salire anche voi sul folle treno dei Teething? Sono certo che una volta saliti in questo viaggio di 37 minuti vi verrà la voglia di mollare tutto e tirare il freno d’emergenza.

Sempre ammesso che esista.

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