“Return Of Century” è un buon disco pop. Potrei chiudere qua la mia recensione, in effetti non c’è molto da aggiungere a quello che è un album piacevole e leggero.

Corre via veloce questa seconda uscita dei 1900s (da non confondere con i rockers di Glasgow 1990s) e fin dal primo impatto lascia una buona impressione.

C’è un’ottima varietà d’ingredienti: la timidezza giocosa che strizza l’occhio al pop scozzese (“Amulet”, “Zerkalo”), fusioni tra country e musica lirica (“Lay a Ghost”), il bizzarre sixties di band quali Supergrass e Of Montreal (rispettivamente “Kidnap Runaway” e “Babies”), il revival disco pop anni ’80 (“Overreactin’”) e non mancano momenti toccanti (“Tucson”).

Un lavoro perfetto in ogni sua parte, arrangiamenti al loro posto e pulizia melodica di dolce qualità.

Non si può chiedere di più al settetto di Chicago, che dal debutto di tre anni fa ha sostituito tre componenti, sopravvivendo per miracolo.

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