Uscito nell'autunno del 2000 questo e` il lavoro che meglio rappresenta la carriera del combo di Helsinki, summa perfettamente riuscita del passato glam-rock della band con l'attitudine "dannata" del precedente "Wasting the Dawn".
Lavoro del cambiamento soprattutto a livello vocale, dove Jyrki abbraccia tonalita` assai profonde e cupe mentre l'apporto dei tasti d'avorio si rivela elemento portante nel suono dei nostri. Atmosfere languide e vellutate si susseguono costanti per tutto il lavoro, aiutate da un mixing carico di eleganza, abile nel filtrare la vena rock dei nostri in un imbuto dark-romantico di facile presa.
Caratteristica peculiare di "Blessed Be" e` incarnata dalla presenza di "hit songs" a profusione, pezzi veloci e mai noiosi dotati di ritornelli dalle armonie azzeccatissime che si imprimono nella mente con grande rapidita`. Nonostante cio` l'aspetto intimista non viene trascurato grazie a raffinati arrangiamenti vagamente "gothic" che donano al disco in questione un'aurea ombrosa e carica di nostalgica tristezza.

L'apertura di "Framed in Blood" lascia immediatamente arguire uno stile fresco e ritmicamente energico, in bilico tra il chitarrismo grove'n'roll di Bazie/Timo-Timo e la calda timbrica di Jyrki, il tutto sapientemente infarcito da keys lacrimose.
Ottime le successive "Gothic Girl" e "The Chair" che mantengono il "pace" emotivo elevato, indovinato intrecciarsi di refrains dalle velleita` dark-rock rivisti in una versione ai limiti del radiofonico, senz'altro abili nello strizzare l'occhio a sonorita` vicine al gothic-pop di matrice britannica.
"Velevet touch" rivela il lato piu` scuro della band finnica, lenta ed uggiosa, imbastita su bridges tastieristici di sicuro effetto mentre la "narrazione" vocale scende nel baritonale piu`profondo possibile (Type o'Negative).
Si segnalano anche la tenera ballata "Stolen Season" dolcissima tra loops electro-dark e vocals leggiadre, e l'energia ficcante di "Angel on my Shoulder" nella quale i 69Eyes accentuano l'aspetto piu`marcatamente "heavy" del loro suono.
Il finale si assesta su ritmiche sostenute, libera lo spirito aggressivo appartenente al passsato del quintetto e lascia abbastanza spiazzati, in forte contrasto con la delicatezza della prima parte. Nelle tre tracks rimanenti si staglia "Wages of Sin" ,dominata da riffs velenosi, un drumming imperioso, solos impazziti e la "sporcizia" del cantato. Ottima e sorprendente.

In conclusione il disco in questione rappresenta l'anello di congiunzione tra passato e presente del gruppo nonche`, a mio modo di vedere, il lato piu` talentuoso di Jussi e soci, in grado di mantenere una credibilita` di matrice "metal" poi irrimediabilemte perduta nei successivi platters. Ruvido e vellutato.


  • Fallen
    9 ott 06
    Recensione: Opera:
    Ascoltai qualcosa, parecchi anni fa, durante un periodo musicalmente piuttosto confuso. Ma ricordo ancora quanto mi piacessero canzoni come "Grey" e "Brandon Lee". La rece è comunque ottima, ma meno senita delle altre volte.
  • Fallen
    9 ott 06
    Recensione: Opera:
    .
  • Dexster
    9 ott 06
    Recensione: Opera:
    Ottima rece! Mi fa piacere che leggere recensioni degne di essere pubblicate...un saluto da uno che ha scritto 33 rece e che non ne scriverà più!
  • Recensione: Opera:
    Adoro il panorama metal finlandese e tutti i suoi derivati, dagli H.I.M ai Children of Bodom. Quindi devo assolutamente procurarmi questo cd a quanto pare.
  • Recensione: Opera:
    Dexster il fatto che lei non scriva più recensioni è un sollievo per tutto il commissariato per le inchieste musicali.Riguardo questa recensione, questo disco l'ho ascoltato per caso, 5 stelle secondo il mio parere è esagerato, tuttavia è un disco che ho apprezzato.
  • NeKro
    9 ott 06
    Recensione: Opera:
    Secondo me il migliore della svolta "gotica" dei The 69 Eyes, comunque non un disco da 5 stelle. Dexter ho guardato l'elenco dei CD recensiti da te ed a nome di tutti ti ringrazio per aver smesso di fare recensioni.
  • fjelltronen
    9 ott 06
    Recensione: Opera:
    alora,grazie per un giudizio positivo alla recensione.cinque stelle se le merita in quanto il piu`intenso della discografia.ed emotivo.ne ho messe quattro a"Devils" e "Pariskills" ne prendera`quattro a breve,in quanto non sono sugli stessi livelli.opinione strettamente personale.Fallen ti ringrazio,le recensioni cerco sempre di scriverle sentite ma talvolta mi viene spontaneo parlare piu`di musica che di poesia.dipende dai gruppi as well..ti consiglio di dare un'occhiata a quella che ho scritto dei Viikate,anch'essa di oggi.mi interesserebbe un parere sia sulla recensione che,in futuro,sul disco se ti riesce di ascoltarlo.saluti!
  • dying_sun
    10 ott 06
    Recensione: Opera:
    Fjell prima mi ascolti Solefald, Wongraven e Katatonia poi mi deludi con Him e 69 Eyes:)
    Comunque disco assolutamente mediocre, ripetitivo, troppo devoto agli stereotipi del glam-goth. Trascurabile.
  • DarKNight
    10 ott 06
    Recensione: Opera:
    mai piaciuti
  • Core-a-core
    13 nov 06
    Recensione: Opera:
    Album davvero irritante per la capacità che ha di toccare tutti i luoghi comuni glam e goth. Proprio una porcheria mastodontica arricchita da singolo acchiappagalline quale Gothic Girl, che davvero, è un'offesa agli amanti di certa musica. Ruffiani, mediocri e montati.

    Non esprimo giudizio sulla recensione perchèperchè dissentirei su tutto, nonostante sia scritta bene.

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